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Subentra a Stefania Bondavalli 

Il consigliere regionale Manfredini: “Ho accettato con orgoglio e senso di responsabilità”

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Il consigliere regionale Manfredini: "Ho accettato con orgoglio e senso di responsabilità"

Il carpinetano Matteo Manfredini, 42 anni, esperto storico e saggista, impegnato nelle strutture culturali e politiche dell’Unione europea, è da ieri consigliere regionale. Subentra nel Consiglio a Stefania Bondavalli che si è dimessa a seguito della nomina ad assessora nel Comune di Reggio Emilia. Il nuovo consigliere era il primo dei non eletti della lista Bonaccini Presidente nella circoscrizione di Reggio Emilia nelle elezioni regionali che si sono svolte nel 2020.

Dal 2022 Manfredini è direttore del Museo Resistenza della Repubblica di Montefiorino e autore dello spettacolo teatrale “L’ultima notte a Montefiorino” incentrato sulla liberazione della città dalle truppe nazifasciste.

L’intervista

Matteo, da ieri è consigliere regionale…

Ho accettato con orgoglio e senso di responsabilità la nomina nelle fila del Consiglio. Sono conscio del fatto che i mesi per lavorare sono pochi ma ho sempre accettato le sfide: io sono ancora al servizio di chi mi ha votato nel 2020 e dunque porto le loro istanze in Regione. Mi auguro di fare il più possibile in questo breve tempo e vorrei quantomeno intavolare delle discussioni che possano, in qualche modo, essere ben riprese dalla prossima assemblea legislativa. E che riguardano soprattutto la montagna.

Ci faccia qualche esempio

L’assistenza domiciliare in montagna è un problema enorme che tocca la vita delle famiglie di centinaia di famiglie: parliamo di un territorio vasto, difficile da raggiungere, con tantissimi anziani dunque va implementata il più possibile, da un lato perché si permette agli anziani, almeno quelli affetti da patologie non gravi, di vivere a casa propria e dall’altro bisogna tener conto che la popolazione invecchia.

C’è la questione della sanità: le problematiche che si stanno affrontando non sono a livello regionale o nazionale, ma europeo. C’è una carenza di risorse cronica e alla quale bisogna far fronte. E poi c’è la questione del dissesto idrogeologico, la viabilità, strade, i trasporti.

Io amo profondamente questi luoghi e posso cercare solo di migliorare la situazione dei suoi abitanti.

Lavora da tanti anni presso l’istituzione europea. Scrive sceneggiature teatrali, libri, saggi, oltre a essere direttore del Museo di Montefiorino …non si annoia

In effetti non mi annoio e nei prossimi mesi ho tante cose da fare. Ho un calendario pieno. Per esempio a novembre debutteremo con una commedia al teatro San Prospero, a Monte Fiorino inaugureremo una mostra fotografica a fine ottobre.

Come pensa di conciliare tutto questo con il nuovo incarico?

La nomina è stata inaspettata: l’ho saputo pochi giorni fa. Anche se sapevo ci potesse essere questa possibilità visto che sono il primo dei non eletti. È vero, sono impegnato e dovrò trovare spazio anche per questo ma sono onorato di portare un contributo in una istituzione importante come quella regionale. Un lavoro che va fatto con serietà, con responsabilità e senso del dovere.

Sarà candidato alle prossime elezioni regionali?

Guardi io non ho ambizioni di auto candidatura. Quando ci si candida si inizia a fare un progetto comune con altre persone, è un lavoro condiviso, vedremo nei prossimi giorni quello che emerge e si faranno le opportune valutazioni. Sottolineo che ero un civico  cinque anni fa e lo sono ora.

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