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A CASTELNOVO NE' MONTI

Si è svolto il 20° raduno interregionale del Fante

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Si è svolto il 20° raduno interregionale del Fante

Si è svolto con grande partecipazione di sezioni regionali (Castelpietro di Bologna, Mirandola, Modena, Trento, Cavalese, Treviso ) il 20° raduno interregionale del Fante – sezione di Castelnovo ne’ Monti – domenica 13 ottobre con avvio in Piazza Peretti - accompagnato dalla banda di Felina e da numerose Associazioni (Alpini, Anpi, Avis, Auser, Assoarma) che hanno presenziato con i loro gonfaloni e le bandiere.

In apertura il saluto e il ringraziamento del sindaco, Emanuele Ferrari…per una giornata speciale che vede in un periodo difficile, segnato dalla tragedia delle guerre, operare i fanti, persone autentiche che costruiscono legami, proiettati nel futuro, con un importante lavoro di cura della comunità”. Le tappe della sfilata per le vie del paese prevedevano una sosta davanti al Teatro Bismantova - per deporre una corona ai Caduti a Kahala nel 1943 - ora ambiente di cultura e svago, che fu però 80 anni fa luogo di deportazione di cittadini del nostro Appennino, poi al monumento ai caduti della seconda guerra mondiale in pineta, al monumento alle donne partigiane dello scultore Giorgio Benevelli, infine davanti al grattacielo per ricordare i Deportati in Germania.

“Ritrovarsi è un modo per riconoscersi e per proiettarsi in un futuro che auspichiamo di pace … anche la banda, che rappresenta un cammino che suona, esprime la gioia di stare insieme” ha affermato il Sindaco. Il presidente della sezione Savino Viappiani, nel temere un assottigliamento dell’Associazione, ha fatto un appello ai giovani perché possano continuare l’esperienza nata nel 1982 come prima sezione d’Italia con ben 280 iscritti che ora ne raccoglie 150, comunque un buon numero. Il generale Napoleone, intervenuto in rappresentanza del presidente nazionale, ha ricordato tutti gli eventi a cui l’associazione Nazionale del fante ha partecipato nel corrente anno, tra i quali il Raduno di Trieste nel mese di maggio, molto apprezzato. Ha anche ricordato che il Santo Patrono dell’esercito è stato un Fante ed ha auspicato che questa bella manifestazione possa proseguire negli anni. Anche nella Santa messa, che si è celebrata al Parco Tegge, si è ringraziato e guardato al futuro, confermati nell’operare per il bene e sperando nel Signore, che guida la storia e la guida verso il bene.

“Tra i fanti c’è chi ha lasciato la propria vita e noi oggi riceviamo di più, circondati da persone che operano per il bene, donando anch’essi la propria vita” ha affermato il sacerdote Don Marco. Si è pregato perché con l’apertura dell’anno giubilare 2025 si apra una stagione di pace e possa affermarsi una civiltà dell’amore in cui trovino fine fame, guerra e violenze di ogni genere e perché prevalga la fratellanza e la solidarietà tra popoli e nazioni. Sono stati ricordati, in comunione di spirito e di cuore, i fanti e le patronesse defunti e tutti i presidenti dell’associazione che si sono succeduti, operando generosamente per il bene della nostra comunità. Sono state infine lette la preghiera del fante e della patronessa. Durante il pranzo comunitario, “il Rancio del fante” sempre abbondante, è stato espresso un ringraziamento a tutte le associazioni sempre presenti sul territorio, attraverso la consegna di un attestato.

L’ intervento del Comm. Fabio Zani, in rappresentanza di Unuci e dei bersaglieri, ha messo in evidenza la sezione di Castelnovo come un modello di bravura e amicizia. Un minuto di silenzio è stato dedicato al ricordo di chi non c’è più e che ha avuto la sfortuna di vivere in momenti della storia difficili. E’ seguito uno scambio di doni con la sezione di Cavalese con la consegna al Presidente Viappiani di due volumi che rappresentano la comunità territoriale di quei luoghi e l’estrazione da una lotteria che prevedeva ben 36 premi offerti generosamente da ditte ed enti del territorio tra i quali, i primi (una forma di parmigiano reggiano, un prosciutto e una televisione) dalla stessa associazione del Fante. Una giornata di festa, presenziata da autorità civili, militari e religiose, che ha attinto alla memoria ma che si è proiettata nel futuro, con impegno e condivisione, facendo appello alle persone di buona volontà per trasmettere importanti valori alle giovani generazioni.