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dal presidente dell'associazione Obiettivo Natura

Lettera aperta a Paolo Bargiacchi

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Lettera aperta al signor Paolo Bargiacchi, che mi pregio di invitare all'assemblea di Obiettivo Natura che si terrà il 14 dicembre all'Antica Locanda Bonfiglio di Busana a partire dalle ore 17.

Ho letto il suo intervento su Redacon all'articolo di Antonio Casanova “Il turismo lento è il respiro dell’alto Appennino reggiano”.

Nella seconda parte leggo: “Non riesco poi a comprendere come andrebbe concepito o impostato un progetto turistico e di marketing turistico, di cui dovrebbe dotarsi il Comune di Ventasso, (…) e mi domando pure a chi semmai competerebbe una iniziativa del genere, poiché ricordo che un tempo funzionava l’Ente Provinciale per il Turismo, di cui non sento più parlare”.

Gli Enti a cui lei fa riferimento, sono stati sostituiti nel 2010 dagli IAT, 'Informazione e Accoglienza Turistica'. È pure funzionante, nelle provincie di Reggio, Parma e Piacenza 'Destinazione Turistica Emilia', ente pubblico degli enti locali istituito dalla Regione Emilia Romagna. Questi Enti sono presidi territoriali che svolgono il loro compito nel contatto con il client (turista).

Il turismo moderno necessita di dinamiche ben più complesse.

Il punto di partenza è la definizione di un 'progetto turistico' e di un 'progetto di marketing'.

Il progetto turistico misura le forze in campo: le eccellenze naturalistiche; le strutture ricettive; le competenze degli imprenditori del comparto; la disponibilità degli Enti che presidiano il territorio; la disponibilità delle Associazioni e della popolazione residente; i servizi sul territorio; il grado di collaborazione delle scuole, delle università e delle Unità Pastorali della Chiesa cattolica.
Il progetto di marketing, anch'esso affidato ad aziende specializzate con personale altamente qualificato, definirà gli obiettivi da raggiungere, determinerà il come, e indicherà i mezzi da utilizzare.

Il progetto finale di comunicazione e marketing utilizzerà quindi: i social; il web; gli organi di stampa sia digitali che cartacei; la radio, la televisione e il cinema; la depliantistica; l'editoria ecc.
Il tutto sapientemente mixato e rapportato al budget disponibile.

L'assunzione di questi progetti è ormai divenuta indispensabile per le Regioni, le Provincie, le unioni dei Comuni e i Comuni stessi se ci si pone l'obiettivo di promuovere il territorio, le sue risorse naturali, umane e culturali. Si potrà così porre argine allo spopolamento; si creeranno nuove opportunità di lavoro; verranno attratti nuovi investitori.

Per quanto attiene al comune di Ventasso, il sindaco Ferretti, fin dal suo insediamento, ha assunto le deleghe della promozione del territorio, dello sport e del turismo.

E i non-risultati sono sotto gli occhi di tutti! Benvenuto nell'era delle competenze dove il 'fai da te' è già morto e sepolto da lungi!

(Augusto Bellesia, presidente dell'associazione Obiettivo Natura)

4 COMMENTS

  1. Se il Paolo Bargiacchi cui è indirizzata questa lettera aperta è inteso come il P.B. che ha commentato l’articolo di Antonio Casanova, credo si tratti di scambio di persona, anche simpatico se vogliamo, poiché quelle iniziali corrispondono ad altro nominativo.

    Fatta questa premessa e precisazione, avevo citato l’Ente Provinciale per il Turismo perché, dai miei ricordi, operava su ampia scala, come io vedo la programmazione e promozione turistica, raccordata con quella di livello locale e relative iniziative.

    Del resto, se l’Ente Provinciale per il Turismo (EPT) ha avuto una così lunga vita, essendo nato se non erro nel 1935, un qualche buon risultato deve averlo pur avuto, unitamente al meritevole lavoro svolto dai cosiddetti Corpi Sociali intermedi, vedi le Pro Loco.

    Tale precedente mi fa pensare che la programmazione in discorso andrebbe concepita a dimensione sovra comunale, vedi almeno l’ambito della nostra Unione Montana, specie se vanno “misurate” e semmai coinvolte tutte le varie “forze in campo” qui elencate.

    P.B. 11.12.2024

    • Firma - P.B.
  2. Sì, effettivamente abbiamo accreditato la sigla P.B. all’altro Paolo Bargiacchi. Si tratta quindi di un caso di omonimia. Comunque sia, l’invito a partecipare all’assemblea del 14 dicembre è rivolto anche a lei. Avrà modo di accreditarsi al di là delle iniziali. Siamo interessati ad ascoltare il punto di vista di tutte le persone di buona volontà.
    L’associazione Obiettivo Natura è da sempre in ascolto delle istanze, delle proposte e delle insoddisfazioni di chiunque abbia a cuore il bene del territorio e della promozione turistica dello stesso.
    Augusto Bellesia, presidente dell’associazione Obiettivo Natura.

    • Firma - Augusto Bellesia
  3. Con riferimento alle parole conclusive della lettera aperta, io non sottovaluterei o minimizzerei affatto il “fai da te”, dal momento che era piuttosto presente e diffuso all’epoca in cui le cose nel nostro Appennino andavano piuttosto bene, e non credo fosse una semplice coincidenza temporale, bensì il frutto della spontanea iniziativa ed imprenditorialità dei singoli, casomai supportata dalla rispettiva Associazione di categoria, ma alla base .restavano comunque determinanti l’intraprendenza e l’impegno degli operatori dell’uno o altro settore

    Come mi è già capitato di scrivere su queste pagine, resto dell’idea che la via più naturale per aiutare ed incoraggiare le attività, turismo incluso, delle zone montane o Aree Interne, quale rimedio allo spopolamento, sia quella della “detassazione”, intesa come un alleggerimento del carico fiscale nel suo insieme, ivi comprese forme di agevolazione per chi deve pagare un canone di affitto, vedi ad es. l’estensione della cedolare secca, con riduzione IMU, anche alle locazioni commerciali, dietro l’applicazione del cosiddetto canone concordato, ossia “calmierato”.

    Poiché il sistema tributario afferisce allo Stato, secondo l’art.117 della Costituzione, mi auguro che il Governo centrale arrivi a percorrere tale strada per le Aree Interne, una volta che abbia “messo in sicurezza” i conti pubblici, ma mi sembrerebbe che pure quello regionale possa intraprendere azioni al riguardo, semmai in forma indiretta, giacché il “coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario” rientra fra le materie di legislazione concorrente (azioni che potrebbero forse divenire più incisive se andasse in porto l’Autonomia Differenziata).

    P.B. 12.12.2024

    • Firma - P.B.
  4. Soltanto dopo aver inviato il mio secondo commento ho letto l’invito che mi viene dal presidente dell’associazione Obiettivo Natura, a partecipare all’assemblea del 14 dicembre, del che mi è doveroso ringraziare, ma non posso che declinare l’invito, perché non potrei dare alcun utile contributo, sembrandomi di avere idee abbastanza diverse, se non lontane, rispetto a quelle ispiratrici dell’iniziativa in oggetto (cui va in ogni caso grande rispetto, analogamente a quanti si prodigano per dare le migliori prospettive alla nostra bella montagna).

    Posso ovviamente sbagliarmi, ma a me pare sostanzialmente impercorribile l’idea o la strada di riscoprire o rinverdire ritmi che appartenevano all’anima della civiltà rurale, dove la lentezza consisteva, di fatto, nel seguire il ciclo delle stagioni, con attività che se del caso rallentavano o casomai si fermavano, specie nell’inverno, vedi, dai miei ricordi, quella dei Caseifici, uno dei cardini dell’economia montana basata in larga misura sull’agricoltura, segnatamente rivolta alla produzione della nostra eccellenza, ossia il Parmigiano-Reggiano.

    Quelle cadenze erano del tutto naturali, o autentiche per dirla in altra maniera, perché funzionali alla organizzazione sociale dell’epoca, un modello di società ormai ampiamente superato per un insieme di ragioni, sicché mancano a mio avviso i presupposti per far rinascere una “lentezza” che, sempre secondo il mio opinabile punto di vista, e al di là dei proponenti, risulterebbe essere abbastanza “artificiale”, quasi un surrogato di quella di una volta (mi si passino questi termini, che non fanno comunque venir meno il rispetto di cui dicevo in premessa).

    Allo stato delle cose, e al di là dei ragionamenti che si stanno facendo da anni per mantenere i posti di lavoro e possibilmente aumentarli, finora senza grandi risultati, almeno in apparenza, ma che andranno comunque proseguiti trattandosi di aspetto di primaria rilevanza, a me sembra che uno dei modi per salvaguardare l’identità della montagna, visto pure quale strumento che può distinguerla e valorizzarla, anche pensando al futuro, sia il proposito o tentativo di conservare quanto più possibile il suo patrimonio valoriale (o quel che ne resta).

    P.B. 13.12.2024

    • Firma - P.B.