Vola da Baiso fino a Orlando, negli Stati Uniti, per un torneo di carte: la storia del campione di carte da gioco di strategia Alberto Sassi, 26 anni, originario di Levizzano, dove è cresciuto e vive tutt’ora.
Il baisano Alberto Sassi è campione di carte da gioco di strategia.
Il giovane è infatti recentemente volato fino in Florida insieme ai compagni di gioco Marco Pancini e Nicolò Merusi in occasione del campionato mondiale del gioco di carte Battle Spirit Saga, organizzato dalla celebre casa madre Bandai, nota azienda giapponese produttrice di giochi come Dragon Ball, Pac-Man, Tekken, e così via.
«Ho sempre avuto questa passione per i giochi di carte collezionabili - racconta Alberto - sin dalle elementari giocavo a Yu Gi Oh e non vedevo l’ora di comprare nuove carte e mettermi alla prova.
Le cose che trovo più interessanti sono il trovare compagni di squadra con cui allenarsi, poter socializzare con persone di qualsiasi età e di qualsiasi angolo del mondo per divertirsi e preparare i mazzi più congeniali e forti possibili.
È certamente un hobby impegnativo in cui occorre spendere tempo per riuscire ad ottenere obiettivi importanti, e serve fare tanto allenamento».
«È un gioco di carte da strategia - continua Alberto - come Yu Gi Oh, Digimon e One Piece, dove l'obiettivo è quello di sconfiggere l’avversario azzerandogli il mazzo”.
Questo tipo di giochi si chiama Trading Card Games o TCG, in italiano "giochi di carte collezionabili».
Ma non è la prima volta che Alberto partecipa a un torneo di questo tipo: ha infatti preso parte il giugno scorso ai Grand Open di Milano arrivando primo, e ai mondiali di Los Angeles a gennaio 2024 arrivando tra i primi otto.
E per quanto si possa pensare che sia un gioco di carte piuttosto di nicchia, non avendo un “background commerciale” esteso come quello di Yu Gi Oh o Dragon Ball, Battle Spirit Saga sta ottenendo ultimamente un certo riconoscimento.
Questo anche grazie alle numerose competizioni organizzate dalla casa madre: Stati Uniti, Germania, Italia e Regno Unito che sono state sedi ospitanti dei suddetti tornei, a cui è persino possibile partecipare come spettatore pagando un biglietto di 35 euro.
«La bellezza di questo gioco sta nella sua duplicità - conclude Alberto - poiché può essere affrontato sia in modo più “casual” semplicemente come svago per passare il tempo, o in modo più competitivo, partecipando a tornei e puntando ad obiettivi sempre maggiori mettendo alla prova le proprie abilità.
Perché va ricordato che per quanto la fortuna giochi un ruolo importante in ogni match, è la perseveranza il fattore preponderante che porta alla vittoria».
Francesca Zampolini