E’ stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di C. C., il 47enne indagato per omicidio volontario insieme al padre 66enne per la morte di Stefano Daveti, mentre è ancora in corso l’indagine preliminare ( come riporta l’edizione odierna della Gazzetta di Reggio, ndr ).
Sulla Gazzetta è riportato che "venerdì non era noto il motivo per cui la procura ha chiesto e ottenuto dal gip il provvedimento".
Lo scorso 21 giugno Daveti venne preso a sprangate nella sua casa, nella frazione di Morsiano. I sospetti caddero sui vicini con i quali aveva avuto una discussione.
L' uomo si è spento al Maggiore di Parma dopo tre giorni di agonia.
Di lui il fratello aveva raccontato: «Stefano aveva un atteggiamento filosofico un po’ da misantropo, a volte faceva cose strane: dipingeva, suonava con metalli e si muoveva in piena libertà, però non era mai violento con nessuno. Evidentemente il suo comportamento, un po’ strano, non era gradito alla gente del paese dove viveva da oltre 12 anni. Stefano aveva scelto Morsiano proprio per condurre una vita lontana dallo stress».
