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L'analisi dei dati di Lapalm confartigianato

Turismo invernale in Appennino: più assunzioni, ma resta il problema del personale

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Con l’arrivo dell’inverno, il settore turistico dell'Appennino reggiano guarda al futuro con ottimismo, ma non senza difficoltà. Secondo un’indagine dell’ufficio studi di Lapam Confartigianato, nei prossimi tre mesi si prevedono 1.890 assunzioni nei comparti di alloggio, ristorazione e turismo. Questi numeri rappresentano un aumento significativo rispetto al periodo pre-pandemia (+11,2%) e, seppur più contenuto, anche rispetto all’anno scorso (+1,1%). Tuttavia, a frenare le prospettive di crescita è la difficoltà nel trovare personale qualificato: il 44,1% delle 620 posizioni richieste nella ristorazione risulta difficile da coprire. 

I mesi invernali, che da soli rappresentano quasi un terzo delle presenze turistiche annuali nella provincia di Reggio Emilia (27,9%), non sono privi di sfide. Durante l’ultima stagione (dicembre 2023-marzo 2024), i pernottamenti sono scesi a circa 207 mila, segnando un calo del 4,4% rispetto all’inverno precedente. Il turismo domestico ha subito una contrazione significativa (-6,4%), mentre gli arrivi dall’estero hanno mostrato una crescita moderata (+2,5%).

Se si guarda al periodo pre-pandemia, il divario diventa ancora più evidente: rispetto alla stagione invernale 2018-2019, le presenze complessive registrano un calo del 12,5%, con un decremento maggiore tra i turisti italiani (-13,6%) rispetto a quelli stranieri (-9%).