La comunità di San Giovanni di Querciola è in lutto per la morte del 60enne Gianni Narcisi; nei giorni scorsi era stato colpito da un grave malore.
Consulente finanziario, era sposato con Claudia Bonini, dipendente del Comune di Viano.
Narcisi era una persona conosciuta per la sua serietà e diponibilità e l’ultimo gesto di generosità di una persona altruista e sempre disponibile è stata la donazione degli organi.
Questa sera nella chiesa di San Giovanni di Querciola verrà recitato il rosario, alle 20.30. Il funerale si terrà domani pomeriggio alle 14.30.
Il cordoglio del sindaco Fabrizio Corti
«Insieme a Claudia, dipendente del nostro Comune e alla quale esprimo la mia personale vicinanza, Gianni ha condiviso le gioie e le sfide di venticinque anni di matrimonio, dedicandosi con impegno e amore ad accudire i genitori anziani di entrambi. La famiglia la sua vera passione, la sua vita. Lo ricordiamo con tanto affetto: Gianni era una persona speciale. L’ultimo gesto della donazione degli organi dimostra la bontà d’animo che lo ha caratterizzato».
Il ricordo degli amici
«Gianni era una persona elegante, riservata e precisa, dedita alla famiglia e al lavoro. Amava passeggiare nella natura e conduceva uno stile di vita sano ed equilibrato. La sua attenzione ai minimi particolari e la sua organizzazione riflettevano un approccio alla vita che univa serietà e leggerezza. Gianni sapeva come far ridere e scherzare in compagnia, portando sempre gioia con la sua presenza e un umorismo rispettoso e mai eccessivo.
Purtroppo, ci ha lasciato improvvisamente e precocemente, lasciando un vuoto incolmabile nella nostra comunità di San Giovanni, ma non solo, lasciando un vuoto in tutti coloro che lo hanno conosciuto e amato. Il suo amore per la cultura, l'arte, la lettura e lo studio lo ha reso un attento conoscitore dell'animo umano, sia nella vita privata che nella professione di consulente finanziario. Ha svolto il suo lavoro in maniera eccellente, guadagnandosi l’apprezzamento non solo dei colleghi, ma anche di clienti che spesso diventavano amici».
