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In ricordo ai deportati Vado Comi e Cesare Zanetti

Toccante posa delle Pietre d’Inciampo a Migliara di Casina

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Momenti toccanti ieri a Migliara di Casina in occasione della posa delle prime Pietre d'Inciampo, poste davanti alle abitazioni dei deportati Vado Comi, in via Migliara 10/1, e Cesare Zanetti, in via Migliara 17.

All'evento hanno presenziato gli amministratori comunali, i ricercatori di Istoreco, i parenti dei due deportati commemorati, i ragazzi della 3^A delle scuole medie di Casina, e cittadini del paese.

La cerimonia è stata inaugurata dal vicesindaco Ilaria Cilloni, che ha dato il via due anni fa alla ricerca che ha portato all’individuazione dei due deportati casinesi.

«E’ stata davvero una mattinata bellissima – spiega la Cilloni – che ha coronato una ricerca alla quale abbiamo lavorato a lungo, e oggi è arrivato questo riscontro estremamente positivo, perché la comunità ha compreso e condiviso l’importanza di ricordare queste due persone che hanno vissuto la tragedia della deportazione senza poter fare ritorno».

Particolarmente significativo è stato l’intervento di Fosco Bonini, nipote di Zannetti: «Dopo 80 anni Cesare è tornato, conservate questo ricordo per il futuro. Se lui è tornato dopo tutta la cattiveria che ha vissuto significa che c’è ancora voglia di vivere e di crescere. A voi ragazzi dico: innamoratevi della vita come avrebbe fatto lui».

Altrettanto rilevante è stato anche l'intervento della dirigente scolastica Sara Signorelli, che ha sottolineato l’importanza di «dare un’identità a queste pietre, far capire le persone dietro ai nomi, così da renderle vera testimonianza».

A chiudere la mattinata è stato il ringraziamento ai partecipanti del sindaco Stefano Costi, che ha a sua volta accentuato le emozioni e l’importanza del momento vissuto, e la benedizione di don Marcello Mantellini, parroco di Casina. Presenti anche i rappresentanti dei carabinieri e della polizia municipale.