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Riceviamo e pubblichiamo

Carpineti, l’odissea dopo la nevicata di dicembre e la lettera al sindaco

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Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una nostra lettrice, inviata anche al sindaco di Carpineti.

«Gentilissimo, le invio questa e-mail con profondo sconcerto e la sensazione di aver affrontato una situazione potenzialmente pericolosa.

Nella giornata dell’11/12/24 verso le 13 scendevo con mia figlia e mia nipote (5 mesi) da Castelnovo ne’ Monti verso Casina. Essendo proprietaria di un’abitazione in località La Villetta, decidiamo di fermarci per controllare la situazione dopo l'abbondante nevicata. Imbocchiamo la strada che dalla Svolta passa per Boastra, per La Villetta e prosegue fino a Migliara, la strada risultava pulita ed è stato così fino all’altezza del bivio per il castello di Marola. Continuiamo sulla via ( con un suv 4x4 in modalità neve inserita) decidiamo di proseguire e appena 100 metri più avanti ( complice forse anche il sole che pochi metri prima aveva ammorbidito la neve a terra) girata la curva, la macchina si blocca.

La strada risultava non pulita e davanti a neve alta e ghiacciata la macchina non riesce a procedere, proviamo a tornare indietro in retromarcia, ma la neve ghiacciata che sfregava sul fondo dell’auto ne impediva il movimento.

Premetto che nella zona il cellulare non prende, mia figlia prova diverse manovre, mentre io cerco di spingere la macchina, niente da fare. Dopo svariati tentativi, con un grosso ombrello mi inginocchio nella neve alta e cerco di fare spazio tra l’auto e la neve, operazione dettata dalla disperazione e per nulla piacevole, mia figlia nel frattempo cerca di schiacciare la neve dietro l’auto, con i piedi, in modo da abbassarla e poter tornare indietro in retromarcia. Alle 14,15, riusciamo finalmente a liberare l’auto in modo da far sì che in retromarcia possiamo percorrere i 100 metri che ci avrebbero portato al bivio per il castello di Marola, dove la strada era sgombra.

Posso capire che durante una nevicata abbondante si fatichi a pulire per tempo tutte le strade secondarie, ma in questo caso si tratta di colpevole incuria. Non è una strada privata ma pubblica che collega due comuni (Carpineti e Casina), collega varie frazioni e la strada dev’essere sgombra e libera per essere percorsa in ogni momento della giornata, mi chiedo se fosse successo di sera o nel tardo pomeriggio?

Certo le chiamate di emergenza si possono fare, ma per quale ragione far uscire mezzi di soccorso per non aver svolto con diligenza il lavoro di pulizia del manto stradale dalla neve?

Mi chiedo con quale criterio, chi era incaricato di pulire la strada, ha ritenuto di interrompere, di fatto, la percorrenza di una via che collega due paesi?

Appena il telefono ha ripreso la linea ho avvisato subito la polizia municipale perché avvisassero chi di dovere per evitare spiacevoli e forse più gravi inconvenienti ad altri. Abbiamo raggiunto Casina e poi ci siamo dirette in località La Villetta e con enorme disappunto ci accorgiamo che la spalata anche da quel lato arriva solo fino all’ultima casa della borgata, non si può proseguire nemmeno da lì verso la Svolta, sono davvero pochi km, su cosa si è risparmiato? Sulle ore di lavoro, sul gasolio, proprio non riesco a capire.

Anche perché, ho vissuto alla Villetta per molti anni, con 4 figli e la strada è sempre stata sgomberata e pulita, anche perché la fermata della corriera, per i figli che dovevano raggiungere Castelnovo ne’ Monti era Ca’ del merlo ( dove si trova il bar ) e sarebbe stato ridicolo e insensato scendere a Casina e poi risalire.

Così è stato anche per mia figlia maggiore, che è stata residente lì per anni e percorreva la strada dalla Villetta alla Svolta per proseguire per Castelnovo ne’ Monti dove gestiva una pizzeria, quindi anche in orari serali.

Apro una parentesi: non è il caso ora, ma sulla manutenzione del manto stradale ci sarebbe molto, troppo da dire, riassumo affermando che più che buchi, sono crateri.

Tornando alla questione, mi preme sottolineare di come si sia sottovalutato il fattore sicurezza, che dovrebbe essere alla base di ogni azione.

Non voglio fare polemica sterile, ma mi sembra doveroso informarla dell’accaduto che, solo per fortuna, non ha comporto danni a persone, ma solo all’auto. Non so se mia figlia vorrà o meno chiedere i danni, sarà una sua scelta, quello che invece mi preme è avere la certezza che, chi si sia reso responsabile di un tale comportamento irresponsabile, sia ripreso e che in futuro sia sempre tenuta, in caso di nevicate, la pulizia della via, che ribadisco, funge da collegamento tra due comuni.

Chiedo venia, se mi sono dilungata, ma volevo fosse chiara la dinamica dell’accaduto.

Mi permetta, sono sincera, anche una lettera di rassicurazione da parte sua dove si impegna a vigilare perché un tale disservizio non si ripresenti, sarebbe cosa alquanto gradita.

Certa di un suo cortese e sollecito riscontro, le porgo cordiali saluti»

Monja Beneventi