Dopo le nevicate dei giorni scorsi, è allerta valanghe in montagna.
Il servizio Meteomont dell’Arma dei Carabinieri – Centro Settore dell’Emilia-Romagna prevede un grado di pericolo “moderato 2”: il manto nevoso, che alle quote più alte raggiunge anche 1 metro di altezza, è ancora in fase di assestamento e potrebbe presentare alcune criticità a causa di lastroni di neve determinati dall’azione del vento che, se sollecitati, potrebbero causare appunto valanghe spontanee anche di dimensioni medie.
I rischi sono presenti nelle aree poste alle quote più elevate dove sono presenti maggiori accumuli di neve su pareti e pendii a maggiore pendenza.
Si potranno quindi verificare localmente condizioni del tutto simili a quelle che solo pochi giorni hanno determinato la valanga sul Monte Cusna, che ha coinvolto quattro escursionisti fortunatamente senza gravi conseguenze ed a seguito della quale i Carabinieri Forestali stanno svolgendo le indagini al fine di ricostruirne le cause ed eventuali responsabilità.
In quel caso, il distacco ha coinvolto un pendio molto frequentato nei pressi della località “Lago Saporito” ed ha percorso quasi 250m per un fronte di 50m circa, con una zona di deposito che ha superato in alcuni punti anche i 3m di accumulo.
Le raccomandazioni
A causa delle condizioni del manto nevoso previste per i prossimi giorni, è raccomandato a tutti gli escursionisti e frequentatori della montagna di prestare la massima attenzione e di adottare comportamenti prudenti per evitare incidenti in valanga.
In particolare, si consiglia di: consultare sempre il bollettino valanghe Meteomont prima di intraprendere qualsiasi escursione; scegliere itinerari adeguati alle proprie capacità e al livello di pericolo valanghe; informarsi sulle condizioni meteorologiche e del manto nevoso; munirsi di attrezzatura adeguata (kit ARTVA, pala, sonda) e conoscere il loro utilizzo; non intraprendere escursioni da soli- prestare attenzione ai segnali di pericolo (accumuli di neve ventata, rumori di assestamento del manto nevoso, ecc.).
Si ricorda che il mancato rispetto della normativa di settore (L. 40/2021, che prevede la dotazione obbligatoria del kit ARTVA, pala, sonda per tutti gli escursionisti su ambiente innevato) può comportare sanzioni amministrative e può essere oggetto di appositi controlli da parte dei Carabinieri Forestali operanti in ambiente montano.