Riceviamo e pubblichiamo da Montagna Antifascista per il 25 Aprile 2025, ottantesimo anniversario della Liberazione dal NaziFascismo.
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Con l' avvicinarsi del 25 Aprile, mentre il mondo continua a girare, vengono immancabilmente fuori, anche nella nostra montagna, ogni genere di iniziative e scemenze, revisioniste o peggio, sia sulla storia che sul presente e futuro del paese.
Allora vediamo di sgombrare il campo da qualsiasi dubbio.
Nel 25 Aprile che noi festeggiamo, e che stiamo organizzando insieme ai nostri compagni di strada, non c' è posto per le ambiguità e gli equivoci.
Se a qualcuno non fosse ancora chiaro, noi come persone, tanto quanto questa nostra giornata di festa e confronto, siamo dalla parte della dignità, della giustizia sociale e del benessere delle popolazioni.
E questo, secondo noi, oggi significa anche essere senza mezzi termini contro ad assurdi piani di riarmo, al genocidio, ai vari revisionismi da beccamorti nostalgici e ai piani di criminalizzazione del dissenso.
Compresi il dl (in)sicurezza e la censura politica, che vengono da destra e da "sinistra".
Non è per costruire questo che gli uomini e le donne della Resistenza hanno combattuto e noi siamo orgogliosi, per quanto ci riesce, di seguire quella via.
Che agli sciacalli, ai riciclati e agli ingannatori piaccia o no. In effetti, se non gli piace tanto meglio.
In primo luogo, a voler scoraggiare il dissenso, a dispetto della libertà di pensiero, mi paiono essere proprio gli Autori di queste righe, con parole quali “scemenze” oppure “beccamorti nostalgici”, fino a “sciacalli” e “ingannatori”, rivolte a chi esprime opinioni non “allineate”, e quanto ai riciclati, da ragazzo mi è capitato, non una sola volta, di veder citati concittadini che venivano dati come ferventi sostenitori del Regime, durante il Ventennio, e che all’ultimo si erano velocemente “riposizionati”, ma forse in tali casi non si deve parlare di riciclaggio, o di opportunismo, bensì di giusti ed apprezzabili pentimenti e ravvedimenti (alla faccia della coerenza).
P.B. 23.04.2025
come sempre l’arroganza dei destri si vede da cosa scrivono: beccamorti nostalgici, sciacalli” e “ingannatori ecc. Vi sentite forti perché abbiamo un governo di estrema destra. Il 25 Aprile è la festa della liberazione dai nazifascisti e non credo che voi destri facciate festa per questo visto che ci siamo liberati dai fascisti
Se non ne ho frainteso il dire, mi sembra che stavolta “max felina” abbia “preso un granchio”, dal momento che dà l’idea di attribuirmi parole (quali beccamorti nostalgici – sciacalli – ingannatori) uscite invece da altra penna (non so se della sua parte politica), e che io avevo stigmatizzato.
Forse è stato tradito dalla foga di voler “scagliarsi” contro tutto ciò che non odora di sinistra, e di “politicamente corretto”, frettolosamente etichettato come “destro”, ma in questo caso mi pare abbia fatto proprio un’autorete, ovvero si sia “tirato la zappa sui piedi”, come si usa dire.
Ma del resto capita a tutti di “prendere fischi per fiaschi”, e l’importante sarebbe ora che rimproverasse chi ha usato quei termini un po’ forti, perché il non farlo significherebbe che detti dai “destri” sono parole arroganti e cattive, mentre diventano buone, e fors’anche benaccette, in bocca di altri.
P.B. 25.04.2025