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LA DENUNCIA DI UN LETTORE

Viabilità nell’Appennino reggiano: un pericolo quotidiano per gli automobilisti

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“Ma questo è un Appennino di serie B o una montagna non griffata e quindi non degna di attenzione?”. È quanto si chiede un lettore di Redacon che ci scrive per denunciare il grave dissesto stradale che sta colpendo l’Appennino reggiano, sia su strade provinciali che comunali e che sta diventando una vera emergenza per i cittadini e i lavoratori che ogni giorno percorrono le diverse arterie provinciali.

Il lettore di Redacon, esasperato dalla situazione e dall’assenza di interventi rapidi e risolutivi: "Percorrere le strade provinciali e comunali dell’Appennino reggiano è ormai una sfida pericolosa. Buche profonde, smottamenti e frane rendono il transito estremamente rischioso, obbligando automobilisti e autotrasportatori a continue deviazioni, spesso senza preavviso. Ogni giorno si rischia di danneggiare il proprio veicolo o, peggio ancora, di finire coinvolti in incidenti e questo rischio, ancor peggio, lo corrono i numerosi autobus del trasporto studenti e le corriere che incrociano con mezzi pesanti. Le condizioni sono inaccettabili, eppure le risposte tardano ad arrivare mentre osserva in pianura l’asfaltatura di strade moderatamente dissestate."

Come documentato dai nostri articoli e dalle comunicazioni dalla Provincia le zone più colpite da questi disagi sono Vetto, Castelnovo ne' Monti, Carpineti, Baiso, Vezzano sul Crostolo, San Polo d'Enza e Canossa, Toano, Ventasso… dove il maltempo ha riacutizzato problemi già presenti da tempo.

Alcuni dei tratti stradali maggiormente compromessi includono: SP 76, chiusa al transito per il Castello di Carpineti, ormai raggiungibile solo da sud, la SP 513 a Vetto, la P 63 tra La Strada e Casina, percorribili con senso unico alternato regolato da semaforo, generando lunghe attese per chi è costretto a percorrerle quotidianamente.

La SP 7 a Montelusino di Baiso, colpita da un fronte franoso particolarmente esteso che sta mettendo a rischio la sicurezza degli automobilisti. Nel carpinetano un senso unico alternato perdura da anni e, poco sopra, due frane minacciano definitivamente la strada. Su una di queste, si è anche abbattuta l’ironia dei cittadini: una mano anonima che ha posto una bandiera a scacchi per quando la frana arriverà, indisturbata, alla strada.

Quindi la SP 15 Sparavalle-Ramiseto-Miscoso, dove il transito è permesso solo a senso unico alternato, nei pressi del bivio per Camporella di Ventasso.

Oltre alle chiusure e alle limitazioni dovute alle frane, le buche e gli smottamenti sono un pericolo costante. Alcuni tratti delle strade provinciali sono disseminati di voragini, molte delle quali profonde e difficili da evitare senza rischiare danni al veicolo. I cittadini denunciano la mancanza di interventi rapidi e risolutivi: "Ci ritroviamo a zigzagare per evitare le buche - afferma il lettore  -, a rallentare bruscamente per non prendere un colpo violento alle sospensioni. Il problema non è solo la scomodità: è una questione di sicurezza, perché basta un attimo di distrazione per finire dentro una buca e perdere il controllo del mezzo."

Dopo gli ultimi episodi di maltempo la Provincia di Reggio Emilia lamentava danni per Attualmente, si contano 16 frane attive o riattivate di recente, con danni stimati oltre 12 milioni di euro, ma con risorse di protezione civile per soli 2 milioni.
“Ma questi danni in assenza di un piano strutturale di manutenzione” sono de.
Gli abitanti della montagna chiedono interventi urgenti, sia per la messa in sicurezza dei tratti franosi, sia per il ripristino del manto stradale nei punti più critici. Il problema riguarda non solo chi vive in Appennino, ma anche chi lo attraversa per motivi di lavoro, turismo o commercio.

"La montagna non può essere abbandonata a se stessa. La viabilità è fondamentale per il nostro territorio e per l’economia locale. Senza strade sicure, tutto viene compromesso: il trasporto di merci, gli spostamenti dei lavoratori, la serenità di chi vive qui. Le istituzioni devono intervenire prima che la situazione diventi davvero insostenibile."

L’appello è chiaro: servono risposte concrete e rapide, perché la sicurezza sulle strade non può essere un tema rinviato. Intanto, chi percorre quotidianamente l’Appennino reggiano continua a guidare con prudenza, sperando che presto qualcosa cambi.

 

1 COMMENT

  1. Un autentica emergenza la viabilità Montana, vuoi le frane che sono all’ordine del giorno con interventi non di Semplice e immediata fattibilità ma la manutenzione del manto stradale è a dir poco vergognosa buche, tagli, salti dislivelli rappezzamenti di asfalto qua e là,ora girano sia per strade provinciali che comunali con qualche badilata di asfalto buttalo li sopra le buche dopo 1 giorno non c’è più nulla, viene messo a repentaglio la sicurezza stessa delle strade e un deterioramento e usura dei veicoli, gli amministratori si giustificano dicendo che non ci sono soldi ma la viabilità è un opera strategica se non ci son soldi per le opere strategiche di prima necessità siamo con il sedere per terra. La strada santa Caterina fola detta strada del Vò nel comune di Carpineti è uno sfacelo e deve sopperire il traffico intenso per raggiungere il capoluogo visto la frana che da mesi ha interrotto la via del castello. Certamente queste condizioni stradali non giovano al nostro Appennino.

    • Firma - F. R.