A 25 anni, Camilla Rizzardi di Ramiseto, ha conquistato il secondo posto all’Istria 100 by UTMB, una delle gare internazionali più prestigiose nel mondo del trail running. Un risultato straordinario, arrivato il 12 aprile scorso in Croazia, che ha portato in alto il nome di Ramiseto e di tutto l’Appennino reggiano.
L’abbiamo intervistata per farci raccontare l’emozione della gara, il suo rapporto con la montagna e cosa significa per lei correre su quei sentieri che profumano di casa.
Camilla, ci racconta com’è andata la gara all’Istria 100 by UTMB: che emozioni ha provato durante e dopo la competizione?
Ancora non ci credo: ho conquistato il secondo posto al mondiale. Era la mia prima gara a livello mondiale. Io mi ero posta un obiettivo realistico: arrivare tra le prime 5 o al massimo tra le prime 10. Sapevo che mi sarei confrontata con atlete fortissime, molte delle quali fanno questo sport come professioniste.
Sono partita tranquilla, con l’idea di divertirmi e fare del mio meglio. E invece… è andata molto meglio di quanto mi aspettassi: sono arrivata seconda, dietro a una fortissima atleta polacca. Non ci potevo credere! Durante la gara pensavo: “Ma è possibile? Davvero sono seconda?”
È stata un'esperienza incredibile, che mi ha dato tanta forza. Mi ha fatto credere in me stessa. E le emozioni sono state davvero indescrivibili, soprattutto quando mi rendevo conto che la posizione era concreta, che stavo davvero arrivando seconda.
Sapevo che da casa mi stavano seguendo in tanti, e questa cosa mi caricava ancora di più. Finita la gara, quando ho visto il risultato nero su bianco, non ci credevo… e ti dirò la verità: forse non ci credo ancora adesso!
Si è preparata in modo particolare per questa gara?
Sì, abbiamo iniziato un programma mirato circa due mesi prima della gara. Ogni settimana variava a seconda degli impegni: se avevo una gara in programma, facevo carichi più leggeri; in altre settimane lavoravo di più, con allenamenti lunghi e intensi.
Com’è strutturato un suo allenamento tipo?
In media, mi alleno almeno un’ora, un’ora e mezza al giorno. Faccio pista, ripetute in salita, corse lente. A volte doppio allenamento: corsa al mattino, poi lavoro, e palestra la sera. Nel weekend, quando ho più tempo, faccio uscite lunghe anche di due ore e mezza o tre.
Quando mi alleno sento che sto bene. Certo, ci sono giorni in cui si è più stanchi, ma poi ti accorgi che ne vale sempre la pena.
Com’è nata la sua passione per il trail running?
Ho sempre fatto sport: nuoto, pallavolo, sci alpinismo, equitazione… siamo una famiglia sportiva. Ma la corsa è quella che mi ha sempre attirato di più.
Due anni fa, quasi per gioco, ho partecipato a una gara vicino a casa. Era una distanza che non avevo mai provato. È andata molto bene e mi sono divertita tantissimo. Da lì ho capito che il trail running era “mio”.
Ho cominciato ad allenarmi di più, partendo con gare su strada da 10 km, poi sempre più lunghe. La corsa in natura, tra i boschi e le montagne, mi dà qualcosa in più. Mi fa sentire viva.
Il sindaco Ferretti ha parlato del suo legame con la montagna. Cosa rappresenta per te l’Appennino?
È casa. Sono molto affezionata anche al Trentino, ci vado spesso d’estate, ma non è mai come le nostre montagne. Il Ventasso, i sentieri di casa… mi trasmettono un senso di appartenenza unico.
Anche quando mi alleno fuori, torno sempre qua. L’Appennino mi dà tranquillità, forza, ispirazione. È parte di me.
Se dovessi descrivere in tre parole il suo rapporto con la montagna, quali useresti?
Direi: legata, perché mi sento profondamente connessa. Innamorata, perché è un amore vero. E orgogliosa, perché sono felice e fiera di vivere qui.
Cosa direbbe a un giovane che vive in un piccolo paese e sogna di arrivare lontano nello sport?
Direi che tutto è possibile. Anche se vieni da un posto piccolo come Ramiseto.
Io qui ho tutto: la mia montagna, la mia gente, un territorio che mi dà carica e mi sostiene. Siamo pochi, è vero, ma mi fanno sentire supportata, sempre.
Se uno ci crede veramente, può arrivare lontano. Non importa dove vivi, ma quanta voglia hai di provarci.
Complimenti a Camilla per il prestigioso risultato conseguito, e anche per l’attaccamento al nostro meraviglioso Appennino.
P.B. 30.04.2025