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L'INTERVENTO SULLA CHIUSURA DEI PUNTI NASCITA

Appennino, Fratelli d’Italia: «La sanità è un diritto di tutti»

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Le chiusure dei punti nascitaIl Circolo Alto Crinale di Fratelli d’Italia esprime pieno sostegno a Nadia Vassallo, già portavoce del comitato Salviamo le Cicogne, per il suo coraggioso intervento contro quella che definiscono «la disastrosa gestione della rete dei punti nascita da parte della Regione Emilia-Romagna».

«Le chiusure dei punti nascita - scrivono in una nota - sono solo la punta dell’iceberg di una visione centralista, che sacrifica la sicurezza delle madri e dei neonati sull’altare della razionalizzazione e degli interessi ideologici. È inaccettabile che il presidente della Regione Michele de Pascale, anziché assumersi la responsabilità politica di queste scelte scellerate, cerchi oggi di scaricare tutto su chi lo ha preceduto, quando invece lui stesso continua nella linea di chiusure e accentramento, mascherandole con motivazioni infondate».

«La verità – si legge nella nota -, come giustamente ricorda Nadia Vassallo, è che non esiste alcuna letteratura scientifica che dimostri la pericolosità dei punti nascita con meno di 500 parti annui. È una mistificazione costruita ad arte, per giustificare l’abbandono delle comunità montane e il sostegno a progetti faraonici come il MI.RE., il nuovo mega centro nascita costato oltre 70 milioni di euro, destinato a trasformare la nascita in un processo industriale, lontano dai territori e dalle famiglie».

E aggiungono: «Va ricordato che il deputato Galeazzo Bignami e il gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia, nel 2023 hanno sostenuto con forza l’approvazione della norma, firmata dall’on. Foti, che consente la riapertura dei punti nascita anche sotto la soglia dei 500 parti annui, proprio per dare alle Regioni lo strumento per salvare la sanità nei territori fragili. Una legge nazionale, oggi colpevolmente ignorata dalla giunta PD emiliano-romagnola, che continua a chiudere, depotenziare, tagliare».

«Il Circolo Alto Crinale FdI – concludono - ribadisce con fermezza: la responsabilità politica e morale di questa situazione ricade interamente sull’amministrazione regionale di centrosinistra».

Sulla questione interviene anche Mirco Pizzino, coordinatore di fratelli d' Italia Castelnovo ne' Monti e Carpineti.

«Come tutti – afferma Pizzino- abbiamo appreso anche noi la decisione della regione di non riaprire più i punti nascita, abbiamo perso quello spiraglio che ci faceva ancora sperare di far nascere i nostri figli a Castelnovo ne' Monti. Una decisione fatta in sordina senza parlarne in campagna elettorale, cosa a mio avviso molto grave da parte del partito democratico».

«Noi di Fratelli d' Italia – sostiene Pizzino - non siamo d'accordo, la sanità è un diritto di tutti, anche nostro come montanari che con impegno dedizione e passione continuiamo ad abitare in questi luoghi, non vogliamo essere considerati cittadini di serie B. Prossimamente annuncia Pizzino, creeremo una serie di azioni politiche in modo da contrastare queste decisioni deleterie per la nostra comunità. Perché oggi tocca al punto nascite domani può toccare ad altri reparti o magari a tutto l'ospedale. Difendiamo tutti insieme il Sant' Anna il nostro ospedale di diritto».