Villa Minozzo, Coriani: «L’Unione penalizza la montagna, serve un cambiamento»

«Altro che visione unitaria: l’Unione attuale penalizza il Crinale e premia i soliti noti. Dal PD arrivano le solite prediche su “unità” e “collaborazione”», commenta così Maro Coriani, consigliere comunale di minoranza a Villa Minozzo.

E aggiunge: «Chi vive davvero sul Crinale sa bene come stanno le cose: l’attuale Unione dei Comuni è uno strumento che, nella pratica, svantaggia i territori di alta montagna e favorisce quelli più a valle. Parliamo di una gestione squilibrata, dove le risorse si concentrano sempre più nei centri che già partono avvantaggiati, mentre i nostri paesi continuano a spopolarsi, a invecchiare e a perdere servizi. Dicono che la separazione è “controproducente”? No, controproducente è continuare con questo sistema, dove noi lottiamo per sopravvivere mentre altri si arricchiscono».

Secondo Coriani occorrono «più risorse, non di essere messi all’angolo da un modello fallimentare. E se parliamo di credibilità politica, il PD dovrebbe guardarsi allo specchio: le loro promesse elettorali sulla montagna si sono dissolte come neve al sole. Niente investimenti, niente soluzioni concrete, ma intanto sono stati capaci di aumentare le tasse ai cittadini già in difficoltà. È questo il loro modello di “integrazione”? ».

E conclude: «Noi chiediamo più autonomia decisionale e più fondi per i Comuni del crinale. Chiediamo che siano ascoltati i bisogni reali di chi vive in montagna, non le favole raccontate da chi da anni gestisce il potere senza portare risultati. E se l’attuale Unione non è in grado di garantire pari dignità a tutti i suoi territori, allora ha fallito. Serve un nuovo modello. Serve un cambiamento radicale».