Il giovane 28enne fermato dalla Polizia sabato scorso, con un coltello nel borsone, dopo che aveva demolito un pezzo di struttura in cartongesso per entrare nel bar del Core, è tornato la scorsa notte al pronto soccorso del Santa Maria Nuova, insultando gli infermieri, sputando contro di loro ed era pure armato di un taglierino. Inoltre, un estraneo che aveva fame ha pensato di entrare nella cucina ospedaliera, poco prima dell’alba, per saziarsi. La stessa cucina dove 24 ore prima erano stati rubati sei tablet per la prenotazione pasti dei pazienti. Per finire in ‘bellezza’, sono stati pure rubati nei giorni scorsi i paramenti sacri utilizzati per la Messa nella cappella ospedaliera.
Lo denuncia Gennaro Ferrara, leader di Cisl Fp Emilia Centrale.
Nel frattempo, proprio come Cisl Fp chiedeva da giorni, Ausl ha accettato di organizzare un incontro con i sindacati sul tema relativo all’incolumità degli operatori sanitari. Il summit è in programma il prossimo 15 maggio.
«Ringrazio l’azienda per il suo impegno, in questo momento molto delicato il nostro dovere è fare squadra. Porteremo al vertice le paure e soprattutto le proposte dei lavoratori. E segnaleremo che è necessario che per la sicurezza dell’ospedale intervengano in modo congiunto anche la Prefettura, la Questura e il Comune».
Secondo Ferrara è evidente che «il personale del Santa Maria e del Core non deve subire tutto questo e nemmeno può inventarsi sceriffo. Ed è lampante che le regole di contrasto non funzionino: come può accadere che un soggetto fermato con un coltello sabato scorso, sia tornato a delinquere 72 ore dopo, ancora armato, all’interno dello stesso ospedale?».
«La politica dimostri di essere matura: faccia la sua parte e intervenga sul ministero degli Interni e sul legislatore. Da un anno e mezzo chiediamo di riaprire il posto di polizia h24, ci fa piacere che anche altri si siano uniti a questa richiesta e, diciamocelo, c’è un bisogno enorme di certezza della pena – chiosa Ferrara –. Chi sbaglia non può tornare ad offendere e sputare senza pagare il suo conto. La sanità ha già tanti problemi, non ha bisogno anche delle prese in giro».