Non accettava la fine della relazione e ha iniziato a perseguitare l’ex compagna con messaggi, telefonate, appostamenti e minacce. Ora un 46enne residente in un comune dell’Appennino reggiano è stato raggiunto da una misura cautelare con divieto di avvicinamento e obbligo di braccialetto elettronico.
La vicenda ha avuto inizio qualche mese fa, quando la donna ha deciso di interrompere una relazione sentimentale durata circa due anni. Da quel momento, l’uomo ha dato avvio a una lunga serie di comportamenti persecutori: telefonate e messaggi a tutte le ore del giorno e della notte, appostamenti sotto casa, citofonate insistenti, e persino danneggiamenti all’auto della vittima. In alcune occasioni avrebbe lasciato nella cassetta della posta fiori e lettere con alternanza di dichiarazioni d’amore, insulti e minacce.
Il clima di pressione psicologica e paura ha spinto la donna a rivolgersi ai Carabinieri della Stazione di Castelnovo ne’ Monti, davanti ai quali ha raccontato quanto stava subendo. Gli accertamenti dei militari, coordinati dalla Procura della Repubblica di Reggio Emilia, hanno confermato la gravità dei fatti.
Sulla base delle risultanze investigative, la Procura ha chiesto e ottenuto dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia l’applicazione della misura cautelare. All’uomo è stato imposto il divieto di avvicinamento alla vittima e ai luoghi da lei frequentati, con obbligo di mantenere una distanza minima di 1.000 metri e divieto assoluto di contatto, anche indiretto.
A rafforzare la misura, è stato disposto anche l’uso del braccialetto elettronico.
Il provvedimento è stato eseguito dai Carabinieri della stazione di Castelnovo che proseguiranno con ulteriori approfondimenti nell’ambito delle indagini preliminari.