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Castelnovo scrive la storia del Giro d’Italia

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Una giornata memorabile, destinata a entrare nella storia della montagna reggiana. Per la prima volta, il Giro d’Italia è approdato a Castelnovo ne' Monti, portando con sé entusiasmo, colori, folla e un’energia contagiosa che ha attraversato tutto il paese. La corsa rosa ha regalato uno spettacolo unico ai piedi della Pietra di Bismantova, tra applausi, bandiere, scolaresche, famiglie, bande musicali e commercianti che hanno trasformato l’arrivo della tappa in una vera e propria festa di comunità.

Un evento che non è solo sportivo, ma anche simbolico: espressione di un territorio che sa accogliere, valorizzarsi e promuoversi attraverso lo sport. A sottolinearlo sono le tante voci raccolte nel corso della giornata – dal sindaco agli assessori, dai rappresentanti regionali a una leggenda come Francesco Moser – che raccontano l’emozione, la fatica organizzativa e la visione di lungo periodo dietro a un appuntamento che resterà impresso nella memoria collettiva.

A margine dell’arrivo di tappa, numerosi protagonisti istituzionali e del mondo sportivo hanno voluto commentare l’evento, sottolineandone il significato per Castelnovo ne’ Monti, per l’intero territorio montano e per la Regione Emilia-Romagna.

Dalle parole del sindaco e degli amministratori locali, fino ad alcune testimonianze, emerge un messaggio condiviso: il Giro d’Italia non è solo una corsa, ma un’occasione di visibilità, promozione e coesione per tutta la comunità.

Per l’assessore allo sport Carlo Boni il bilancio della giornata è molto positivo, anche per quanto riguarda sicurezza e viabilità. «La partecipazione è stata sorprendente – spiega -, con una stima di circa 30.000 persone, un numero davvero straordinario. L’idea di portare il Giro d’Italia alla Pietra di Bismantova, lanciata dal consigliere Leurini, inizialmente vista come ambiziosa, è diventata realtà grazie all’impegno di tutti. Resta l’orgoglio di aver organizzato un evento di questa portata e la consapevolezza che anche una comunità piccola, con determinazione, può raggiungere grandi traguardi».

Il sindaco di Castelnovo ne’ Monti, Emanuele Ferrari, ha definito la giornata come storica, una tappa destinata a diventare una pietra miliare per il territorio. Non solo un traguardo sportivo, ma anche un punto di partenza per una nuova visione dell’Appennino, delle sue eccellenze e delle sue comunità.

E’ emozionato Gianni Leurini. dell’Università del pedale e consigliere comunale di Castelnovo Monti. «Ho più di 50 anni di esperienza nel ciclismo – racconta - e partecipare a un evento così, vedere un paese intero coinvolto e felice, è stato emozionante. È stata una festa per tutti, con paesaggi meravigliosi come la Pietra di Bismantova e i Gessi: davvero tutto bellissimo, un ricordo indelebile.

Tutto è nato quasi per caso, durante una serata prima delle elezioni quando ho detto ma perchè non portiamo il Giro d’Italia a Castelnovo?”. Sembrava un’idea folle, ma poi un giorno il sindaco mi ha chiamato e mi ha detto che ce l’avevamo fatta»

Francesco Moser ha sottolineato la difficoltà di avvicinare i giovani al ciclismo oggi, anche per le comprensibili paure delle famiglie legate alla sicurezza sulle strade. Ha evidenziato l’importanza di creare strutture protette per gli allenamenti e le gare, soprattutto per i ragazzi sotto i 16 anni, ribadendo che la sicurezza deve essere una priorità per permettere loro di praticare questo sport in tranquillità.

Giammaria Manghi, coordinatore delle politiche sportive della Regione Emilia-Romagna, ha parlato di una giornata straordinaria per Castelnovo, per la montagna e per tutta la regione. Ha sottolineato il forte coinvolgimento della comunità e il valore simbolico dell’arrivo del Giro come “cartolina” promozionale del territorio. Un evento che si inserisce nel percorso della Sport Valley e che dimostra come lo sport possa essere una leva efficace di sviluppo e visibilità per l’Appennino.

La consigliere regionale Anna Fornili afferma che «La Regione Emilia-Romagna ha sempre creduto nel Giro d’Italia come un elemento davvero trainante per la valorizzazione dei nostri territori. Lo sport unisce, lo sport porta visitatori, attira persone e accende i riflettori su questa terra straordinaria. È un’emozione grandissima vedere il nostro territorio protagonista sugli schermi nazionali, che restituiscono tutta la bellezza e l’identità di questi luoghi. Il Giro d’Italia è molto più di una corsa: è un’occasione unica per raccontare al mondo chi siamo».

«Oggi Castelnovo è stato sotto i riflettori del mondo – afferma il manager sportivo Giorgio Cimurri -, con oltre 200 televisioni che hanno trasmesso l’arrivo del Giro, mostrando la nostra Pietra di Bismantova. È stata una promozione straordinaria per il territorio. La gara è stata emozionante, con un vincitore arrivato in solitaria, e una partecipazione di pubblico eccezionale. Complimenti all’amministrazione e a tutti coloro che hanno reso possibile questo evento, nonostante le difficoltà. Il livello dei corridori è molto alto e la competizione resta aperta, con una rivalità sportiva appassionante».

Per Matteo Passini, direttore generale di Emilbanca spiega il coinvolgimento dell’istituto di credito cooperativo nel sostenere la Tappa11, «sostenere la Tappa 11 del Giro d’Italia è stata per Emilbanca una scelta naturale, in linea con i valori cooperativi che ci guidano. Non è solo una festa sportiva, ma un evento che ha coinvolto persone, aziende e comunità per oltre un mese, valorizzando il territorio. Il nostro obiettivo è sostenere tutto ciò che genera benessere sociale, economico, culturale e sportivo. Castelnovo ha colto al meglio questa opportunità, dimostrando grande capacità organizzativa e identità».

Monica Errico, Gabriele Arlotti