Home Cronaca Vetto saluta Alberto, uomo di valori e dedizione

Vetto saluta Alberto, uomo di valori e dedizione

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Alberto Curini è deceduto alcuni giorni fa: figura conosciuta e stimata, la cui vita è stata segnata da un forte senso del dovere, amore per la famiglia e un legame mai sopito con la sua terra natale.

Nato a Cola il 12 febbraio 1937, settimo di otto figli, Alberto si arruolò giovanissimo nella Guardia di Finanza. A soli 18 anni lasciò l’Appennino per Roma, dove prestò servizio per cinque anni consecutivi senza mai fare ritorno a casa. Successivamente fu in forze alle Cinque Terre, tra La Spezia e Genova, proseguendo la sua carriera in Liguria.

Nel 1967 si sposò e, con la famiglia, si trasferì prima a Domodossola e poi a Novara. Proprio qui concluse il suo percorso lavorativo, ricoprendo il ruolo di responsabile della Brigata Amministrativa fino al pensionamento. Dall’unione nacquero due figlie, Barbara nel 1968 e Marzia nel 1974.

Il legame con la sua terra, però, non si era mai interrotto. Così, nel 1993, in occasione del matrimonio di una delle figlie, colse l’opportunità per tornare a Vetto con tutta la famiglia. Qui accettò l’incarico di direttore della casa di riposo “Spaggiari Boni”, ruolo che ricoprì con dedizione.

Terminata anche questa esperienza, Alberto si dedicò completamente alla moglie Fiorella, che ha accompagnato con amore e premura fino alla fine.

Le figlie lo ricordano con parole cariche di affetto e gratitudine:

“Nostro padre Alberto è stato una guida, un esempio di integrità e coraggio, capace di lottare contro l'ipocrisia e difendere con determinazione ciò che riteneva giusto. Con il sorriso e un pizzico di umorismo ha affrontato anche le difficoltà più dure. È stato un marito straordinario, un padre presente e un nonno amorevole. Ci lascia l’eredità più grande: l’onestà, la lealtà e l’amore incondizionato.”

La comunità di Vetto si stringe alla famiglia, ricordando un uomo che ha fatto della coerenza e della dedizione i cardini della sua esistenza.