"La sofferenza può piegare il corpo, ma mai lo spirito di chi ha una missione. E la mia è questa, portare speranza. Dovunque, a chiunque, sempre": è il mantra di Carlo Calcagni, Colonnello del Ruolo d ' Onore dell' Esercito italiano, vittima del dovere, mutilato per servizio e campione del mondo di Atletica Paralimpica in diverse discipline sportive.
Nel corso dell’incontro ‘mai arrendersi’ che si è svolto lo scorso 28 maggio al Parco Matilde di Carpineti, Calcagni ha ricevuto il premio nazionale "resilienza" dalla delegata regionale Anna Protopapa Gens Nova Emilia Romagna, promotrice dell'evento, realizzato in collaborazione con il Comune di Carpineti.
All’evento sono intervenuti diverse autorità: il sindaco Giuseppe Ruggi con il vice sindaco, Gabriele Fontana, e l'assessore alle scuole e servizi sociali, Jessica Lattici; il sindaco di Baiso, Fabio Spezzani; il Colonnello Orlando Hiromi Narducci, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Reggio Emilia, i Carabinieri di Carpineti e della Forestale, la Protezione Civile, Gianni Ielli, presidente del Melograno, Moss Gym Fitness House Palestra di Marola e l' Associazione AIDO di cui il Colonnello è testimonial. C’erano gli studenti e diversi cittadini di Carpineti.
Nel 1996, durante una missione internazionale di pace della Nato sotto l' egida delle Nazioni Unite, svolgendo il più nobile dei servizi per la collettività, quello di salvare vite umane, viene contaminato dall' uranio impoverito, sviluppando gravi patologie croniche multiorgano, degenerative e irreversibili che combatte con tenacia da oltre 20 anni senza mai arrendersi. Nonostante le devastanti condizioni fisiche compromesse è un atleta paralimpico di rilievo internazionale plurimedagliato appartenente al gruppo sportivo paralimpico della Difesa.
Testimone autentico e voce delle vittime del dovere, porta il suo messaggio di verità, giustizia e speranza spaziando in diversi ambiti sociali in Italia e all' Estero mettendo in luce la forza di chi ha vissuto ogni battaglia sulla propria pelle. La toccante testimonianza del Colonnello Carlo Calcagni ha colpito profondamente tutti i presenti in modo particolare gli studenti della classe terza della scuola "Il Tricolore" di Carpineti accompagnati dalla professoressa Monica Tedeschi, che hanno rivolto diverse domande al Colonnello.