Durante un’ispezione igienico-sanitaria in un’azienda agricola dell’Appennino Reggiano, i Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (NAS) di Parma, insieme ai militari della Compagnia di Castelnovo ne’ Monti e al personale del Servizio Veterinario dell’AUSL di Reggio Emilia, hanno riscontrato gravi irregolarità di natura penale e amministrativa.
Nel corso del controllo, i militari hanno sottoposto a sequestro penale una cella frigorifera e una sala di macellazione prive di registrazione e riconoscimento ufficiale, ma che sarebbero state utilizzate per la macellazione clandestina di capi ovicaprini. Le attività sarebbero state condotte da una persona priva della necessaria formazione professionale.
Il soggetto è stato denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Reggio Emilia per i reati di uccisione di animali, macellazione clandestina, violazione di sigilli e danneggiamento di beni sequestrati, poiché avrebbe manomesso carcasse già sottoposte a blocco ufficiale dal personale veterinario.
Durante le operazioni, è stato eseguito anche il sequestro amministrativo di 103 forme di formaggio (pari a 226 kg) e 100 kg di prodotti caseari di varia tipologia, per un valore commerciale stimato in circa 3.500 euro, in quanto privi delle necessarie indicazioni sulla tracciabilità.
Inoltre, è stato accertato il mancato corretto smaltimento di carcasse animali, in violazione delle norme sanitarie vigenti.
Le sanzioni amministrative elevate ammontano a 5.500 euro.
L’operazione si inserisce nell’ambito dei controlli dei Carabinieri NAS per la tutela della sicurezza alimentare, il rispetto delle normative igienico-sanitarie e la salvaguardia della salute pubblica.