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la nota stampa dei circoli dell'appennino

Sanità, il PD accusa: «Il Governo indebolisce il sistema»

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Mentre oltre sei milioni di italiani rinunciano a curarsi per motivi economici, l’Italia si conferma tra i Paesi europei con la più bassa spesa sanitaria in rapporto al PIL.

A lanciare l’allarme sono gli esponenti dei circoli del Partito Democratico dell’Appennino Reggiano, che puntano il dito contro l’inerzia del governo nazionale di centrodestra.

«La maggioranza di destra, dopo quasi tre anni alla guida del Paese, non ha saputo affrontare le principali criticità del sistema sanitario: carenza di medici di base e specialisti, liste d’attesa sempre più lunghe, investimenti insufficienti in ricerca, strutture e personale», si legge nella nota.

Secondo il PD locale, il Governo Meloni non solo non ha invertito la rotta, ma sta scientemente “indebolendo il Servizio Sanitario Nazionale”, anche con scelte gravi come l’astensione sul nuovo piano pandemico dell’Organizzazione Mondiale della Sanità: «Una posizione che mette a rischio la sicurezza collettiva, proprio in un’epoca in cui l’esperienza del Covid dovrebbe insegnare quanto la prevenzione sia centrale».

Il quadro tracciato dal pd dell’Appennino è pesante anche a livello locale. «Nel nostro territorio mancano medici di medicina generale, i servizi di guardia medica sono inadeguati, e le liste d’attesa sono diventate insopportabili. L’ospedale Sant’Anna va rafforzato, non lasciato al minimo funzionamento».

Nel mirino finisce anche l’amministrazione locale, con riferimento esplicito al sindaco di Ventasso, accusato di aver votato contro il mantenimento della guardia medica nel proprio comune. «La destra dovrebbe avere il coraggio di riconoscere i propri errori, mentre in Emilia-Romagna, grazie alla guida del centrosinistra, la sanità – pur tra mille difficoltà – continua a distinguersi positivamente nel panorama nazionale».

Dal PD arriva però anche un appello al superamento delle divisioni politiche sul tema della salute pubblica. «I sindaci dei comuni montani devono essere i primi rappresentanti dei cittadini e agire insieme, con un programma condiviso. È fondamentale che il sindaco di Castelnovo ne’ Monti, comune capofila del distretto sanitario, assuma in prima persona un ruolo forte di coordinamento e rappresentanza, senza delegare la questione sanitaria ad altri».

La proposta è chiara: rafforzare il fronte istituzionale della montagna per rendere più incisivo il dialogo con la Regione e le autorità sanitarie. «Serve un salto di qualità – concludono i rappresentanti PD – per rispondere in modo concreto ai bisogni di salute delle nostre comunità. La politica deve sapersi unire quando si tratta del diritto alla cura di tutti i cittadini».