Erano passati quaranta giorni da quando Gesù era risorto e si manifestava ai suoi discepoli intrattenendosi con loro.
Ormai era ora che Lui salisse dal Padre nella gloria.
Ordinò a tutti gli apostoli e discepoli di non allontanarsi da Gerusalemme.
Spiegò loro il senso delle Sacre Scritture e la necessità che fosse compiuto tutto ciò che era stato predetto sulla Sua venuta.
Disse: “Giovanni battezzava con l’acqua, ma voi sarete battezzati con lo Spirito Santo e mi sarete testimoni in Gerusalemme, nella Giudea, nella Samaria e in tutte le città del mondo fino alle estremità della terra.
Poi li condusse fuori verso Betania fino alla sommità del Monte Degli Ulivi. Alzò le mani li benedì e cominciò a sollevarsi da terra si allontanò verso il cielo, fin che non raggiunse una nube che lo circondò, lo coprì e lo tolse ai loro sguardi.
Erano rimasti tutti con gli occhi fissi là dove il loro Signore e Maestro era sparito.
Ed ecco presentarsi due personaggi vestiti di bianco che dissero:
“Uomini della Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù è stato tolto a voi e assunto in cielo, ma così come l’avete visto partire un giorno, ritornerà”.
Allora gli Apostoli tornarono a Gerusalemme e si ritirarono nella stanza al piano superiore, chiamata “Cenacolo”.
Gli Apostoli erano rimasti in undici: Pietro, Giovanni, Giacomo, Andrea, Filippo, Tommaso, Bartolomeo, Matteo, Giacomo figlio di Alfeo, Simone Zelota e Giuda, questo era fratello di Giacomo (non era quello che lo aveva tradito).
Insieme a loro c’era Maria Santissima, le pie donne e i parenti del Signore, in tutti erano circa centoventi persone.
Nel raccoglimento e nella preghiera, aspettavano la promessa fatta da Gesù, la venuta dello Spirito Santo.
Intanto bisognava mettere un altro, al posto di Giuda, ne proposero due, Giuseppe detto Barsaba soprannominato “il Giusto” e Mattia.
(E qui mi sa che sia ancora così, dal momento che proprio in questi giorni è stato nominato il nuovo papa e i cardinali si erano riuniti per votare).
Ebbene loro non votarono, perché erano solo due i prescelti, ma vennero tirati a sorte e questa toccò Mattia, fu lui a far parte dei dodici al posto di Giuda il traditore.
Intanto sempre accompagnati da Maria Santissima si ritirarono tutti a pregare nel Cenacolo, col cuore rivolto al cielo dov’era salito il Divino Maestro. Elda Zannini
DIALETTO
L’ASENSIUN
L’era pasà quaranta dè da quand Nostre Sgnùr l’era risuscità e as feva vedre ai seò student.
Però urmai l’era ura c’artùrnèsa laseò da su Padre.
Préma però al gh’à insignà al sens dal Scrituri e la necessità c’as cumpèsa teùtt quel chi i vec iaivne predètt.
Po’ al gh’ha anch det:
“Svan al badzeva cun l’acqua, ma vuatre i sri badza dal Spirite Sant.
Po’ a siè tirà adre vers Betania fin insèma a cul munt c’as ciameva
“Dagl’Ulivi”, lè l’ha alsa al man a ià bendètt e l’ha cumincià a alsas da tèra e sempre pu seò fin che na neùvla a l’ha quert e an s’è peù vest.
Ierne armàs teucc là a guardàr dòva l’era sparì, ma ecco arivàr deù persuni vestidi ed bianch:
“Ma cusa stev lè a far, ste Geseù iv l’an purtà vea, ma un dè arturnarà in t’al stess mod cuma i l’aì vest partìr.”
Alura Iapostle ièn arturnà a Gerusalemme e s’en ritirà a pregàr in t’al “Cenacolo”.
Iapostle armàs ièrne eundse: Pedre, Giuvàn, Jacme, Andrea, Flép, Tumàs, Bartlomè, Matteo, Iacme fieol d’Alfeo,Simun Zelota e Giuda, ma mea quel ca l’aiva tradì n’atre cul stess nom.
Insem a lur a gh’era sempre Maria Santésma, al don pie e i parent ed Nostre Sgnur e l’è pregand i spetevne la prumesa dal Spirite Sant.
Intant al post ed Giuda iaivne mes n’atre Mattèa e intant i preghevne insem cul cor rivolt vers nostre Sgnur. Elda zannini