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per l’inclusione e il superamento delle barriere

Il bosco di Marola si apre a tutti: inaugurato il “sentiero sostenibile”

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Una vera festa del cuore quella che si è celebrata venerdì 30 maggio alle soglie del castagneto matildico di Marola per riconoscere il lavoro delle Associazioni che si occupano di persone con fragilità e che ha visto l’inaugurazione del “sentiero sostenibile” per l’inclusione e il superamento delle barriere.

“La natura ci rende speciali” recitava il volantino, il cui progetto grafico è stato curato da Alessandro Fontana della classe 2B dell’Istituto Comprensivo Carpineti -Casina che ha partecipato con la classe 3° della Primaria di Casina e la 1A della Secondaria di Carpineti.

Insieme a loro il Centro Terapia Socio Occupazionale CTSO- Labor di Castelnovo né Monti, Il Ginepro di Cavola e di Castelnovo Monti “Scarto matto”, la Cooperativa Creativ di Montecchio, il Centro Arcobaleno di Casina, Coopselios Rosa dei venti, la Fondazione Durante e Dopo di noi, Coress, cooperativa sociale, l’Ovile/centro-socio-occupazionale, Eco Sapiens, oltre alla Cooperativa sociale Papa Giovanni XXIII di Reggio rappresentata da ragazzi e operatori della sede di Pomponesco (MN)- Centro socio-educativo”Palazzo Cantoni”.

Il progetto era in elaborazione da due anni e aveva lo scopo di proporre attività a tutti accessibili in mezzo alla natura attraverso un sentiero facilitato. Laboratori artistici, guidati da Legambiente di Ligonchio, hanno visto ragazze e ragazzi occupati sia in attività con gli allievi delle scuole che come guide sostenibili impegnate nella passeggiata nel bosco che prevedeva anche raccolta ed osservazione. Non sono mancate chiacchierate di tipo culturale con accenni alla storia del luogo e alla gestione dei rifiuti in natura, nel rispetto dell’ambiente.

Erano presenti, oltre ai numerosi soci in pettorina di servizio, la Protezione civile comunale e la CRI di Carpineti, i Carabinieri Forestali che sono stati salutati dal sindaco Giuseppe Ruggi insieme a tutte le autorità civili e religiose presenti e a chi si è adoperato per la buona riuscita della giornata di festa.

«Dovremmo chieder scusa, io per primo - afferma il sindaco - per non aver pensato da tempo alla fruibilità di posti belli da parte di chi ha difficoltà motorie. E’ cosa buona il profumo di bosco che si può assaporare qui e aver pensato a questo percorso».

Anche il Presidente Lauro Bolognesi, organizzatore col direttivo dell’Associazione Amici del Castagneto Matildico di Marola della giornata inaugurale del sentiero, ha portato un caloroso e doveroso benvenuto alle numerose Associazioni che hanno risposto all’appello, ai ragazzi e ragazze e ai loro educatori che hanno partecipato con tanto entusiasmo.
E’ seguito il taglio del nastro, poi la benedizione da parte di Mons. Giovanni Costi, Assistente spirituale dell’Associazione, convenuto in rappresentanza dell’Arcivescovo Giacomo Morandi. Presente anche Lucia Janet, responsabile della pastorale della salute della Diocesi di Reggio.

«Il territorio ci ha riconosciuti. Ora sapete dove venire e sarete sempre i benvenuti ogni volta che avete bisogno di pace, silenzio, natura», è il commento del Presidente Bolognesi, che ha ringraziato i soci e la società consortile Temar per l’enorme impegno e l’attuale percorribilità del sentiero che, insieme a quello della Via Crucis e a quello delle adozioni, dà vita ad un castagneto fruibile in quasi tutta la sua estensione.

Dopo un pranzo al sacco e in compagnia, alle 13 è iniziato il percorso verso il sentiero delle adozioni dove è stato adottato un castagno intitolato a Jessica Lanzi, di anni 29, tragicamente deceduta, che è stata coordinatrice della Protezione civile di Carpineti.

Il progetto è stato pensato ed organizzato, in linea con quanto contenuto nello Statuto dell’Associazione Amici del Castagneto Matildico di Marola, da Ovile coop. sociale e capofila del progetto, dai Comuni di Reggio e Ventasso, dal Parco Nazionale Appennino tosco-emiliano, da Coress cooperativa sociale, da Fondazione “Durante e dopo di noi”, da Legambiente di Ligonchio.

Questa prima edizione, già di grande successo, non potrà che crescere e migliorare.

Maria Alberta Ferrari