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atleti in ritiro al Girotondo Basecamp

Judo e preparazione mentale ai piedi del Ventasso

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La squadra agonistica di Equipe Emilia Judo e Ryu Judo di Reggio ha scelto il crinale dell’Appennino Tosco-Emiliano per un ritiro sportivo immerso nella natura. Gli atleti hanno alloggiato, lo scorso 2 giugno, presso il Girotondo Basecamp, a Cervarezza Terme di Ventasso.

«Appena arrivati ai piedi del monte Ventasso - spiega l'allenatore Andrea Aldini - i nostri ragazzi hanno immediatamente avvertito l'atmosfera di profonda pace del Girotondo Basecamp affrontando con grande impegno due sessioni intense di allenamento».

La giornata di allenamento si è articolata in due sessioni: al mattino, tecniche a terra di Brazilian Jiu-Jitsu; nel pomeriggio, esercizi ad alta intensità in vista delle competizioni. Tre dei sette judoka presenti sono cinture nere. Tra questi, Abdessamad Ecabbane (73 kg), in forza alla nazionale del Marocco, e Paolo Taho (81 kg), atleta della nazionale juniores dell’Albania.

Oltre al lavoro fisico, gli atleti hanno partecipato a una masterclass sulla psicologia dello sport, tenuta da Julia Lydall Pisanó, ex tiratrice della nazionale britannica con due medaglie di bronzo ai Giochi del Commonwealth. Co-fondatrice del Girotondo Basecamp, Pisanó ha condiviso con i presenti strumenti legati alla visualizzazione e alla gestione dell’ansia da prestazione, sottolineando l’importanza della preparazione mentale negli sport ad alto livello.

«Parte della missione del nostro centro – spiega Pisanó - è condividere buone pratiche apprese in ambito sportivo e aziendale durante la nostra esperienza internazionale prima del trasferimento a Cervarezza. La capacità di gestire il sistema mente-corpo è spesso ciò che distingue chi vince da chi perde».

Il sindaco di Ventasso, Enrico Ferretti, ha espresso soddisfazione per l’iniziativa. «Siamo orgogliosi – afferma - che realtà sportive di alto livello scelgano il nostro territorio per momenti di preparazione così importanti. L’ambiente naturale del crinale appenninico, unito alla qualità dell’accoglienza locale, offre le condizioni ideali per attività che richiedono concentrazione, impegno e crescita personale. La giornata conferma il potenziale della montagna reggiana non solo come destinazione turistica e gastronomica».