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nel capoluogo e nelle frazioni, a partire da Felina

Videosorveglianza da rinnovare: l’appello di Casotti

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«A Castelnovo ne' Monti bisogna rinnovare e potenziare il sistema di videosorveglianza e degli accessi nel capoluogo e nelle frazioni, a partire da Felina»: questa la richiesta del consigliere comunale Mattia Casotti insieme ai colleghi del gruppo Castelnovo al Centro.

La recente risposta dell’amministrazione comunale all’interpellanza presentata dal gruppo ha confermato che, al momento, Castelnovo non risulta in posizione utile per accedere ai fondi ministeriali dedicati alla sicurezza urbana, previsti dal bando del Ministero dell’Interno di giugno 2025.

«Non possiamo rinviare un tema così delicato – dichiara Casotti – confidando esclusivamente su contributi esterni. È compito dell’amministrazione individuare risorse proprie per garantire un livello adeguato di sorveglianza e un controllo efficace delle targhe tramite un sistema OCR chiaro e funzionante, anche in assenza di finanziamenti statali».

Il consigliere sottolinea che il sistema attualmente in uso risulta inadeguato: molte videocamere sono obsolete, alcune non funzionanti e altre non collegate tempestivamente alle forze dell’ordine. In particolare, in località strategiche come via Micheli e piazza della Resistenza a Felina, o ai principali varchi di accesso al territorio comunale, i dispositivi esistenti non sono in grado di fornire immagini utili in caso di necessità.

«Non è accettabile – prosegue Casotti – che, dopo episodi di microcriminalità o furti avvenuti nell’ultimo anno in zone come Casale, Monteduro, Felina e al Monte, si debba constatare che “non ci sono immagini da visionare”. I cittadini meritano di sentirsi sicuri e l’attuale sistema rappresenta un limite oggettivo all’azione preventiva e investigativa delle forze dell’ordine».

Secondo Casotti, il Comune ha bisogno di adottare un sistema moderno ed efficiente, basato su videocamere ad alta definizione, con riconoscimento targhe (OCR), notifiche automatiche in caso di malfunzionamento e accesso diretto e integrato per le forze dell’ordine. Tecnologie già attive in comuni vicini, anche di dimensioni inferiori a Castelnovo, come Vetto e Toano, che negli anni hanno investito nella qualità degli impianti.

«Rinnovare la videosorveglianza non è solo una scelta tecnica, ma un atto di responsabilità verso tutta la comunità – conclude Casotti –. Ci aspettiamo che l’amministrazione individui al più presto le risorse necessarie per avviare un piano di intervento concreto, senza ulteriori attese».