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Economia / Confcooperative: “Migliora la situazione delle imprese”

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Vi sono segnali di miglioramento – nel secondo quadrimestre 2009 - all’interno del sistema imprenditoriale rappresentato da Confcooperative, con previsioni di sostanziale tenuta anche per gli ultimi mesi dell’anno. Lo rileva l’indagine congiunturale condotta dall’organizzazione, dalla quale emergono miglioramenti per quanto riguarda il portafoglio ordini, la liquidità, il fatturato e l’occupazione.

“Non è una situazione omogenea in tutti i settori e sarebbe improprio parlare di superamento della crisi – sottolinea il presidente della Confcooperative, Giuseppe Alai – ma la cooperazione sembra reagire meglio di altri alle pesanti difficoltà economiche che attraversano il sistema produttivo da oltre un anno”.

Il portafoglio ordini delle cooperative è cresciuto nel 10,42% dei casi nel secondo quadrimestre 2009, mentre in quello precedente gli aumenti erano limitati al 2,5%; contemporaneamente scendono di undici punti i casi di diminuzione (dal 48,7 al 37,5%) e aumentano le situazioni di stabilità (dal 48,7 al 52,08%). Le migliori performances riguardano la cooperazione sociale e quella turistica, culturale e sportiva, con un aumento degli ordini rispettivamente del 27,8% e del 12,5%, mentre resta difficile la situazione dell’agroalimentare e del lavoro e servizi, in entrambi i casi con una minore incidenza delle flessioni e un aumento della stabilità del portafoglio, ma sostanzialmente senza aumenti. Un generalizzato miglioramento è previsto per questi ultimi mesi e nel prossimo semestre, con maggiori preoccupazioni di tenuta riferite invece a uno e due anni.

Meglio del previsto anche la situazione occupazionale, con gli occupati in riduzione di orario passati da 272 a 13, quelli a zero ore da 134 a 12 e quelli in Cig e Cigs più che dimezzati (da 32 a 14); un quadro che registra anche tendenze all’aumento nel campo dei servizi sociali e risultati comunque migliori rispetto a previsioni che parlavano di situazioni di sospensione dal lavoro in aumento di 272 unità. Il 90% delle cooperative non segnala situazioni di crisi o di sospensioni dal lavoro
“Questo – sottolinea Alai – ci sembra uno dei dati più positivi; una reattività della cooperazione sul fronte del lavoro particolarmente importante in una stagione in cui i dati macroeconomici indicano esattamente il contrario, ovvero una possibile ripresa che non inciderà sul continuo calo dell’occupazione. Come in diverse altre occasioni è accaduto, la cooperazione conferma il profondo legame tra impresa e lavoro e la priorità comunque assegnata alla salvaguardia dell’occupazione anche in situazioni di crisi”.

In leggera anche il fatturato delle imprese di Confcooperative, che nel secondo quadrimestre hanno registrato aumenti nel 23,4% dei casi (contro il 4,6% del primo quadrimestre) e previsioni per gli ultimi mesi del 2009 che parlano di aumento per il 12,5% e di stazionarietà per il 58,3%. Resta un 29,1% di imprese che prevede flessioni: dato che conferma un minor morso della crisi (erano il 43,1% a prevederlo in precedenza) ma anche il fatto che non è finita. Miglioramenti, infine, sul fronte della liquidità in tutti i settori e sui prezzi di vendita di beni e servizi (fa però eccezione l’agroalimentare, con il 45% delle imprese che hanno registrato flessioni), associati però a diffusi aumenti dei prezzi di acquisto proprio mentre sul fronte dei pagamenti aumentano le preoccupazioni circa le possibili situazioni di morosità da parte dei clienti, che dal 2% del secondo quadrimestre potrebbero portarsi, secondo le previsioni delle cooperative, al 6,2%.

“E’ una cooperazione che oggi sembra reggere l’impatto della crisi – sottolinea Alai – ma che al tempo stesso mostra preoccupazioni sulle quali è necessario intervenire, considerando il fatto che questa stessa cooperazione sta dando risposte particolarmente importanti sul fronte del lavoro”.
Anche di questo si parlerà nell’Assemblea provinciale di Confcooperative in programma venerdì 16 ottobre.