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Gli animali non farebbero questo: cane vivo gettato in un cassonetto a Toano

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Cane

Che la malvagità umana sia senza confini è assodato. Accade nei territori contesi dall'Isis, accade più vicino nelle scuole o negli ospedali italiani. Accade, purtroppo, anche a casa nostra.

"Segnaliamo un atto particolarmente grave e incivile che fa vergognare chi, come noi, abita con piacere ed orgoglio nel nostro Appennino - ci scrive Marina Cervi per Aiut appennin Emilia Romagna Ricerca e Soccorsoilia.it - Nel comune di Toano, è stato recuperato mercoledì 15 ottobre un cane adulto, meticcio di piccola taglia, che era stato gettato vivo nel cassonetto dei rifiuti indifferenziati".

Un atto barbarico. Di una crudezza che si stenta a leggere. "Il cane, che è stato ricoverato presso l'ambulatorio della dottoressa Boni - prosegue la Cervi - per le ferite riportate, ha rischiato di essere triturato nel camion che raccoglie i rifiuti, se l'autista con la sua attenzione e tempestività, non l'avesse notato mentre precipitava insieme ai sacchi di immondizia".

Un caso isolato? "No - risponde la presidente - anzi, cogliamo l'occasione per portare l'attenzione su un fenomeno che non è l'unico da noi come in altre zone. A volte, i proprietari di cani e gatti, che possiedono i loro animali senza sterilizzarli e senza controllarne la riproduzione, risolvono il problema delle cucciolate sbarazzandosene in questo modo".

In questo caso l'efferatezza dell'episodio è resa più evidente dall'età dell'animale, giovane, ma adulto.

"Credo che ogni commento sia superfluo, e che lo stupore per la capacità di essere crudele dell'uomo, anneghi ogni parola possa essere pronunciata al riguardo" conclude la Cervi. Da parte nostra, si spera nelle indagini delle autorità competenti per il reato di maltrattamento animali che, all'autore del gesto, potrebbe costare da 3 mesi a 1 anno o con la multa da 3.000 a 15.000 euro. Lo sguardo della povera bestiola racconta tutto l'orrore e lo stupore per un simile atto. Chi avesse informazioni utili a risalire all'identità del cane potrà farcele pervenire scrivendo a [email protected].

 Cane nel cassonetto dei rifiuti a  Toano

17 COMMENTS

  1. E’ veramente triste e brutto sapere di queste cose indegne e imperdonabili. Mi piacerebbe tanto sapere chi l’ha fatto: poterlo guardare in faccia per scoprire che “certamente” si tratta di una persona malata di mente e di crudeltà. Il mondo è pieno di queste cose: ho visto scene in certe nazioni su cui trattengo a fatica le parole. E’ sorprendente che poi si sia così inclini a giudizi durissimi sui predatori, come i lupi o le volpi, che a volte aggrediscono i nostri animali per nutrirsi: scene brutte, che feriscono, ma almeno giustificate da un esigenza naturale. Ma la tortura, fenomeno solo umano, è cosa ben peggiore.

    (Marco Leonardi)

    • Firma - marcoleonardi
  2. Ignoranza e cattiveria se miscelate sono pericolose e possono produrre frutti come questi, ma che tristezza sapere che nella nostra specie ci sono individui capaci di tanta meschinità. Più conosco la gente, più amo gli animali.

    (Antonio Manini)

    • Firma - AntonioManini
  3. Ho due cani e non posso spiegare quanto sono intelligenti e quante soddisfazioni ti possono dare. Vivono per te che sei il loro padrone. Pensare che esiste gente che li butta nei bidoni… Non lo vuoi più? Lo porti al canile, metti annunci…

    (Montanaro)

    • Firma - Montanaro
  4. In questo mondo è veramente l’uomo l’animale “intelligente” che riesce a stupire per la sua immensa crudeltà, avrei capito di più anche se non giustificato l’abbandono dell’animale, ma addirittura gettarlo in un cassonetto a soffocare per poi essere triturato… Complimenti all’autista del camion.

    (Fernando)

    • Firma - fernando
  5. È giustissimo quello che dici, Marco, la crudeltà e la tortura sono proprie solo della nostra specie e sul versante dell’educazione al rispetto delle vite degli altri esseri viventi c’è ancora tanto da fare. La promozione di una sana, equilibrata e responsabile relazione uomo/animale dovrebbe a buon diritto entrare in ogni programma politico. Iniziative di informazione e sensibilizzazione in questo ambito, tra cui campagne per incentivare le sterilizzazioni e l’iscrizione all’anagrafe canina, che non è un’opzione ma un obbligo di legge, dovrebbero essere supportate e promosse. Così come occorrerebbe riaffrontare la “questione canile” nella nostra montagna, che tuttora è priva di questa struttura non si è ben capito per quale reale motivazione. Un servizio concepito secondo i dettami delle più recenti normative in materia di benessere animale, che superi la concezione del vecchio canile con mera funzione di cattura e custodia dei randagi e si ponga come luogo di recupero e rieducazione degli animali, orientamento e accompagnamento alle adozioni, dove operino operatori pubblici formati e affiancati da personale con competenze etologiche specifiche, volontari di associazioni o persone semplicemente desiderose di aiutare animali senza proprietario, sarebbe un’occasione per il nostro territorio. Un’occasione per creare posti di lavoro, per dare visibilità a una piaga che purtroppo infetta anche la nostra montagna (l’assenza di un canile toglie la percezione del problema), per promuovere adozioni (oggi chi vuole adottare un cane deve scendere a valle). E se si riesce a contenere il fenomeno degli abbandoni si riducono anche i relativi costi a carico della comunità. Ma, prima di tutto, è una questione di civiltà!

    (Lucia Manicardi)

    • Firma - LuciaManicardi
  6. Quello che penso dell’autore del gesto lo tengo per me, perchè userei parole da far arrossire la censura! Lo sguardo di quel bel cane, così triste e sofferente, dice tutto. Un plauso all’autista. Saluti.

    (Andrea S.)

    • Firma - Andrea.S.
  7. Concordo con Lucia su tutta la linea: non sarebbe ora di riprendere in mano la questione canile in montagna? Si sono fatte verifiche su come stiano i cani nei canili (mi sembra Poviglio) in cui vivono ora? Per quanto riguarda il fatto in questione, spero che il cane si ristabilisca presto e venga adottato.

    (Chiara)

    • Firma - Chiara
  8. Verrà il tempo in cui l’uomo non dovrà più uccidere per mangiare ed anche l’uccisione di un solo animale sarà considerato un grave delitto. (Leonardo da Vinci). Probabilmente non è ancora arrivato il tempo, purtroppo.

    (Simona)

    • Firma - simona
  9. In questa triste vicenda, che per fortuna si è conclusa bene, sono emersi tanti commenti negativi sulla condotta di colui che ha “gettato” il cane nel cassonetto e sulla “vergogna” che nel nostro Appennino ci siano persone di questa crudeltà.
    Naturalmente sono assolutamente d’accordo con tutto questo, anzi penso di essere stato il primo a condannare questo gesto nel mio primo post su Facebook che ho inserito proprio nella speranza che qualcuno riconoscesse il cane. Quello che nessuno ha detto o nessuno ha scritto è che appena mi sono accorto dell’animale in tramoggia mi sono recato nella vicina officina di Lugari Ottavio chiedendogli di aiutarmi. Nel momento in cui hanno capito la situazione, Ottavio e suo nipote Davide hanno interrotto immediatamente i propri lavori e si sono messi subito a disposizione con attrezzature specifiche, compiendo anche manovre pericolose per aiutarmi ad estrarre l’animale dalla tramoggia del camion che si trova a circa 3,5 m. di altezza. Per non farla troppo lunga, quello che volevo dire è che mi piace pensare che sia questo lo spirito del nostro Appennino, di persone che sono sempre pronte ad aiutare gli altri… compreso un povero cucciolo sanguinante. Credo che in un mondo sempre più “veloce” in cui dilaga il menefreghismo ed egoismo sia importante sottolineare questo.

    (Federico Casali)

    • Firma - FedericoCasali
  10. E’ un gesto veramente aberrante! Non mi riesce di concepire la crudeltà “umana”; purtroppo in Appennino questi episodi di maltrattamenti succedono! Ci vorrebbero più controlli da parte delle forze pubbliche. I Comuni si dovrebbero attivare per un canile e gattile.

    (Maria Pia)

    • Firma - ChiesiMariaPia