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La più grande truffa assicurativa d’Italia. AGGIORNAMENTO – I video dell’incontro

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Potrebbe trattarsi di una delle più grandi truffe assicurative mai perpetrate in Italia. Per capire di cosa stiamo parlando basti pensare che la prima delle assemblee organizzate dalle associazioni dei consumatori in pochi giorni, chiama a raccolta al Teatro Bismantova trecento persone, sei sindaci, i vertici di Carabinieri, col comandante Dario Campanella e Polizia Municipale.

Truffa Ina AssitaliaDa un lato loro, Federconsumatori e Adiconsum con sette legali sul palco, dall’altro i cittadini truffati. Tra loro pensionati, imprenditori, giovani, parmensi, modenesi, figli di genitori che al signor Sergio Petroni avevano affidato le polizze dei congiunti. Obiettivo stabilire il da farsi, possibilmente assieme. L’ipotesi di truffa pare possa aggirarsi attorno ai dieci milioni di euro. Tra le (poche) certezze il fatto che, al momento, unico indagato è lo stesso Petroni di cui si cerca di ricostruire il rapporto lavorativo con la stessa Ina Assitalia “preso atto – lamentano dal pubblico – che noi entravamo negli uffici con tali insegne a Castelnovo”. Le indagini procedono serrate e potrebbero riservare colpi di scena. Intanto i cittadini che hanno già sporto denuncia presso i Carabinieri di Castelnovo sono già un centinaio. Ogni denuncia richiede mediamente un’ora e grande è l’operato dei militi per raccogliere tutto rispettando la regolarità delle stesse, pur dinnanzi a persone emotivamente provate. C’è chi ha perso i risparmi di una vita. Per questo straordinario afflusso di denunce, chi intendesse esporre la propria lo potrà fare previo appuntamento al Comando di Castelnovo ne’ Monti, al numero 0522 728.500.

“Questa è la pagina più brutta della montagna perché si è tradita la fiducia dei consumatori – dichiara Enrico Bini, sindaco di Castelnovo ne’ Monti, portando il saluto dei colleghi di Busana, Vetto, Collagna, Ligonchio e Villa Minozzo presenti in sala -. L’azione del Comune di Castelnovo sarà doppia: “una lettera a Ina Assitalia di Castelnovo ne’ Monti e Vetto per sapere ufficialmente cosa è successo. Quindi costituire il Comune parte lesa, ancor prima che civile, per potere disporre delle informazioni necessarie su come evolve la situazione”.

Alla fine le soluzioni proposte da Federconsumatori, rappresentata dal presidente Giovanni Trisolini, e da Adiconsum Cisl, rappresentata dal presidente Luca Braggion, fanno riferimento a due azioni. La prima è quella di costituirsi, grazie alle stesse associazioni, entro tre settimane in un Comitato vittime di questa truffa. La seconda è di seguire, caso per caso, un articolato percorso. In merito a quest’ultimo si invitano tutti coloro che hanno il sospetto di essere stati truffati a raccogliere tutta la documentazione polizze stipulata con Ina Assitalia a Castelnovo ne’ Monti col signor Petroni. Quindi a prendere contatti, assistiti da un legale o da un’associazione dei consumatori, con Ina Assitalia per richiedere la ricostruzione della propria posizione personale senza, però, rilasciare alcun documento a Ina Assitalia che, di fatto, si configura come controparte. Successivamente, se verificata l’irregolarità, occorre recarsi da un professionista o dall’associazione dei consumatori per ricostruire i passi procedurali e ufficializzare l’entità del danno subito. Bene è verificare, presso le proprie banche, quanto si è versato negli anni ed acquisirne i documenti contabili. Quindi procedere alla denuncia entro tre mesi dalla scoperta della truffa ai Carabinieri, a Castelnovo ne’ Monti con appuntamento. Nel formalizzare la denuncia si può eleggere il proprio domicilio presso un legale di fiducia che, di fatto, riceverà le notifiche e informazioni del caso. Chi avesse già fatto la denuncia la può portare al proprio legale che farà denuncia anche presso la Procura della Repubblica al fine di visionare tutti gli atti. Fatta la denuncia si analizzerà singolarmente caso per caso.

Emerge, dalle parole dei professionisti – per Federconsumatori i legali Angela Zannini, Livia Arioli, Sara Rubaldo, Agnese Maggio, per Adiconsum, Carlo Ficarelli e Giovanni Zambonini – che l’intento e la strada maestra sarebbe, in prima battuta, quello di escludere la querela perché la via giudiziale si rivelerebbe oltremodo lunga e complessa quando, invece, è interesse di tutti riottenere i propri averi anche con un accordo extragiudiziale per cui si propone la creazione del Comitato. In alcuni casi famosi Federconsumatori ha potuto così ottenere il “risarcimento” delle cifre versate del 100% nel caso di Unicredit di via Gattalupa, del 40% per la Coop. Muratori Reggiolo.

Le responsabilità in essere sono per Sergio Petroni, al momento unico indagato, ma la richiesta delle associazioni è il coinvolgimento dell’agenzia Ina Assitalia di Castelnovo ne’ Monti e della stessa compagnia Ina Assitalia.

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Un’amara giornata a teatro…  in pillole

Adiconsum legali

TRA PRIVACY E TENSIONE

Che la tensione sia alta per una truffa che mette le mani nelle tasche delle persone è comprensibile. La cosa, però, è palpabile quando in sala qualcuno prova a scattare qualche foto. Dal pubblico si leva una vibrante e urlata protesta. Nessuno accetta di essere ripreso.

GLI UFFICI

Le associazioni dei consumatori si mobilitano. Ed ecco che Adiconsum, a partire da lunedì mattina, a Castelnovo ne’ Monti destinerà il proprio legale “per offrire il proprio sostegno a chi è rimasto vittima di questa truffa”, spiega Luca Braggion che è anche il presidente dell’Adiconsum Emilia-Romagna. Altrettanto farà Federconsumatori presso la sede Cgil.

I COSTI

Chi si rivolgerà a Federconsumatori e Adiconsum per il caso Ina Assitalia dovrà pagare la quota di adesione di 25 euro (ridotta di 10, rispetto al costo di 35) in quanto, da statuto, possono tutelare solo gli iscritti. Quindi l’assistenza sarà gratuita sino alla riscossione. Se in sede di accordo Ina Assitalia pagherà le stesse associazioni per il loro operato, null’altro sarà richiesto, in caso contrario sarà richiesta una cifra pari al 3% delle somme recuperate.

LA VERGOGNA

“In questi casi – sottolinea il presidente di Federconsumatori - quello che colpisce è la vergogna, ma ci raccomandiamo di non esitare a condividere l’accaduto con i familiari. Per questo ci impegniamo assolutamente a tutelare la privacy di chi si rivolgerà a noi".

CLASS ACTION NO

Il sistema normativo italiano non contempla la class action sul modello anglossassone, per cui, spiegano le associazioni dei consumatori, proponiamo di aderire al comitato.

I CASI PIU’ ECLATANTI

Come anticipato da diversi media, nella truffa risulterebbero i casi di politici e imprenditori con cifre a sei e cinque zeri.

I RISVOLTI

Le indagini in essere da parte della Guardia di Finanza potrebbero essere anche volte all’individuazione, in questo diabolico meccanismo, del riciclo di denaro evaso alle tasse.

I PAGAMENTI IN CONTANTI

Il caso, però, di cittadini che, quando ancora era consentito, avessero sottoscritto versamenti di polizze in contante è significativo e posto da una signora del pubblico: “Mio padre sottoscriveva le polizze pagando sempre in contanti”. Risposta dell’avvocato Angela Zannini: “Occorre dimostrare le quietanze del pagamento”.

DOCUMENTI PRIVILEGIATI

Un consiglio che vale anche un po’ per tutti: “Se la polizza sottoscritta è inesistente l’unico modo per dimostrare il rapporto contrattuale è l’avvenuto pagamento intestato, in qualche modo, a Ina Assitalia”. “Per dimostrare l’avvenuto pagamento – aggiunge l’avvocato Carlo Ficarelli – cerchiamo qualsiasi documento che rechi la dicitura o sia su carta intestata Ina Assitalia”.

LA TRUFFA

La truffa al momento è basata nella stipula di polizze risultate inesistenti, all’effettuazione di pagamenti per polizze inesistenti o contraffatte. Ad essa di sommano irregolarità procedurali.

CARNE DA MACELLO

Ina Assitalia ora che fa? “Non rispondono” dicono dal pubblico. “Sono molto gentili e collaborativi da Reggio”, un altro. “Non potrebbe essere altrimenti”. Prende la parola Oriana Riccò, libera professionista ed educatrice finanziaria, con un trascorso in Ina Assitalia: “Ora agli sportelli lasciano i ragazzi, ‘carne da macello’, ma i dirigenti non rispondono alle vostre chiamate”.

IL SINDACO EX PROMOTORE…

(Ex) promotore di Ina Assitalia è stato Luigi Fiocchi, sindaco di Villa Minozzo, che ha rievocato i suoi trascorsi come assicuratore. “Ero attivo nel ramo dei sinistri, ma non ero bravo a fare le polizze vita. Le poche che ho fatto erano sempre regolari e ricevano dalla sede centrale tutti i documenti necessari. Anche se, ricordo, che nei grafici sui rendimenti delle agenzie assicurative Villa Minozzo era sempre ultima, mentre prima era sempre una agenzia soltanto – quella di Castelnovo, ndr”. Il teatro gremito ne è l’amara conferma.

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