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Col CAI Bismantova alle Pale di San Martino il 9 e 10 settembre

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Progressione in ferrata Bover-Lugli
Progressione in ferrata Bover-Lugli

Il sentiero del Gronton non è una ferrata “pura”: i tratti attrezzati sono pochi, facili e brevi. Offre però un percorso più esposto e tecnico di una normale camminata, in un ambiente suggestivo e che regala panorami veramente bellissimi, ricco di testimonianze della Grande Guerra.

La ferrata Bolver Lugli è decisamente “verticale”, anche se offre abbondanti punti di presa. Indispensabili ottimo allenamento e solida esperienza alpinistica, faticoso il ritorno a valle. Regala però panorami mozzafiato sul Gruppo delle Pale e sui monti circostanti.

Ritrovo e partenza : con auto proprie presso la sede del CAI Bismantova alle ore 7 e presso il casello autostradale di Carpi alle 8,15, con arrivo agli impianti di risalita dell’Alpe di Lusia alle 11,30 circa (comprese le soste). Con Suv/Jeep è possibile raggiungere il rifugio Lusia da Bellamonte, tramite strada sterrata.

Venerdì 9: dalla stazione a monte (mt. 2210) si scende rapidamente al rifugio Passo di Lusia (2.055 mt) e si segue il sentiero numero 633 in direzione di Cima Bocche e dei laghetti di Lusia. Si continua verso il lago di Lusia Inferiore, dove ad un bivio ci si incammina lungo il sentiero 634. Salendo verso sinistra si arriva in breve alla forcella di Cajerin (2366 mt), dove inizia il sentiero attrezzato, che si snoda ai piedi dell’omonima
cresta. Per quasi tutto il suo percorso il sentiero passa lungo cenge e camminamenti della prima guerra mondiale situati sul versante nord della montagna. Solo verso la fine il sentiero sale sul filo di cresta. Dopo circa 50 minuti si arriva ad un bivio, che consente a destra di scendere velocemente alla Forcella delle Bocche e all’omonimo bivacco. Verso sinistra, invece, tracce di sentiero conducono alla vetta del Gronton (2617 mt). Ritornati all'ultimo bivio lungo i camminamenti della prima guerra mondiale si scende a Forcella Bocche e, tramite il sentiero 633 e costeggiando i laghi di Lusia, si torna al punto di partenza (ultima corsa ore 18), che prevede una ripida salita di 150 mt di dislivello. Variante: valuteremo sul posto se raggiungere Cima Bocche (2745 mt – circa 40 minuti in più). Tornati all'auto, ci dirigeremo verso San Martino di Castrozza (circa 1 ora dalla stazione a valle dell’Alpe Lusia). Cena e pernottamento (presso l'Ostello di San Martino o presso un garnì).

Sabato 10: alle 8 prenderemo la prima corsa della cabinovia Colverde che ci porterà all'inizio del sentiero 706 ( 1970 mt) che, attraverso mughi, pascoli e ghiaioni, arriva a quota 2270 mt, dove si trova la targa con l'attacco della ferrata, alla base della parete sud-est del Cimon della Pala. In realtà la ferrata vera e propria inizia a quota 2550 metri e fino a questa quota si incontrano passaggi su roccia di I grado, che richiedono esperienza e passo sicuro. L'itinerario, sicuramente verticale, presenta spesso una roccia ricca d'appigli naturali, che facilita l'ascensione. Dopo 400 metri di dislivello in salita si raggiunge una forcelletta dalla quale si vede il bivacco Fiamme Gialle. Tracce di sentiero ancora attrezzate attraversano una suggestiva cresta e segnano la fine della via ferrata. In pochi minuti si raggiunge il bivacco tramite semplice sentiero (ore 12.30 – mt. 3005). Variante: valuteremo, a seconda dell’orario, del meteo e delle condizioni dei partecipanti, se proseguire fino a Cima Vezzana (3192 mt), passando per il Passo del Travignolo (2925 mt) e quindi per ripido pendio fino alla sella sulla cresta, da qui a sinistra su roccette e tratti di nevaio fino alla cima (1 ora 250 metri di dislivello). Discesa: sia che si scenda a valle dopo la visita a Cima Vezzana o che lo si faccia direttamente dal bivacco è necessario partire dal passo del Travignolo, percorrendo in discesa il canalone della Val dei Cantoni. Giunti in fondo a destra su parete rocciosa è indicata con grande scritta in rosso la direzione per il rifugio Rosetta. Dopo iniziale salita su roccette, traversata sotto la parete est e nuova salita su sentiero si arriva al passo Bettega (2667 mt). Si scende verso ovest seguendo la traccia di sentiero fino al punto più basso del passo (2545 mt) e ci si trova ai piedi di Cima Corona dove un bivio segnala a sinistra la salita per il rifugio Rosetta (2678 mt), dal quale a poca distanza parte l'impianto che ci riporterà a San Martino. La discesa presenta circa 230 metri di dislivello in controsalita (ore 2,30/3 – arrivo verso le 17 – ultima corsa degli impianti alle 17,40). Verso le 18/18,30 partiremo da San Martino, con arrivo a Carpi/Castelnovo ne' Monti in tarda serata.

Dislivello: 1° giorno: m 750 ca. – 2° giorno: m. 1050 ca. (1300 con Cima Vezzana).

Difficoltà: 1° giorno EEA – 2° giorno EEA .

Durata: 1° giorno 5,00 ore ; 2° giorno 6,30/7 ore (+1,30 con Cima Vezzana).

Abbigliamento per l’escursione: scarponi da escursionismo - pile o maglione - calzoni adeguati - giacca a vento – berretto di lana - occhiali da sole – guanti - borraccia - qualcosa da mangiare nello zaino – creme protettive – cerotti per vesciche - medicinali personali.

Materiali: set da ferrata, imbrago, casco, piccozza.

Importante: il programma descritto è di massima e potrà subire delle variazioni, secondo il giudizio insindacabile del direttore di escursione. E’ inoltre indispensabile leggere e firmare il consenso informato.

Non soci: possono partecipare anche le persone non iscritte al CAI. In tal caso, è obbligatoria l'assicurazione CAI per l’intervento del Soccorso Alpino (4,50 auro) e contro gli infortuni (12 o  24 euro, a seconda del tipo di massimale prescelto). In tal caso l'iscrizione dovrà avvenire entro il 7 settembre.

Per informazioni ed iscrizioni: Enrico Cecchi 335.75.09.856.