In una intervista a "Panorama" del 16 settembre 2004, p. 70, Letizia Moratti così rispondeva a proposito della sua riforma della scuola: "Mi aspetto una scuola dove ci sia meno burocrazia e più libertà, e dove i giovani siano educati anche ai valori, dalla difesa dell'ambiente ai doveri della cittadinanza". E alla domanda: “Quando prometterà un computer per ogni studente?”.
"Intanto abbiamo triplicato, in tre anni, la diffusione del pc: da 1 ogni 28 studenti siamo passati a 1 ogni 10. E arriveremo alla parità". Così sembra che le nostre scuole siano adeguatamente attrezzate per l’insegnamento dell’informatica, come ribadito dal sito del partito del Presidente del Consiglio: "Per l'insegnamento delle nuove tecnologie e dell'informatica sono stati predisposti oltre 39.000 laboratori distribuiti in 22.600 scuole, oltre 530.000 computer sono a disposizione degli studenti negli istituti". Alla scuola a tempo pieno della Pieve stiamo, intanto, lavorando su computer del Giurassico, in parte regalati dalla Coop. E’ Natale: “Il presepe e' simbolo d'amore. Non toglietelo dalla vita dei nostri studenti”, scrive alle scuole il ministro dell'Istruzione Moratti. Condividiamo il suo pensiero, lo abbracciamo in toto: nessuno vuole eliminare il presepe dalle scuole. Un Dio che nasce in una stalla è un segno d’amore troppo importante e rinnovatore per essere eliminato! Così, mentre dopo sei anni torna alla Camera, per volonta' del presidente Casini, un presepe napoletano, una Sacra Famiglia del XVIII secolo senza il bue e l'asinello, ma con un caprone (chissà perché?) vicino alla mangiatoia, noi abbiamo pensato di utilizzare al meglio i nostri computer fossili, (tranquilli i genitori: solo quelli davvero inutilizzabili! L’aula, con tanta buona volontà da parte degli insegnanti, continua a funzionare…) sventrandoli ed utilizzandone le schede interne per ambientarvi la scena della natività. Nelle miserie del nostro mondo tecnologico, c’è tanto bisogno della luce dell’Amore divino! E speriamo che arrivino quei 530.000 computer!