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Castelnovo / Consiglio provinciale: “Così la montagna crescerà”

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Provincia ed cnti locali in campo per la montagna. Questa mattina nella Sala del Consiglio comunale di Castelnovo ne' Monti i vertici della Provincia (la presidente Sonia Masini, la giunta e il direttore generale Francesco Capuano) hanno incontrato la Giunta della Comunità montana e i sindaci dei 13 Comuni dell'Appennino per illustrare gli interventi attuati negli ultimi anni e quelli in cantiere per il futuro a favore della montagna reggiana.
"E' stata un'occasione per ribadire la grande attenzione che la Provincia e tutti gli Enti locali dedicano alla nostra montagna, mettendo a confronto idee, progetti e risorse - ha spiegato la presidente Sonia Masini - L'obiettivo è quello di puntare su una sempre maggiore apertura di questa parte del territorio reggiano, rafforzandone i sistemi di comunicazione a tutti i livelli, dalla telematica alle infrastrutture, in modo che nessun angolo della nostra montagna venga relegato all'isolamento o alla emarginazione".
Centrale, nello sviluppo dell'Appennino, resterà il ruolo di Castelnovo Monti, "ma dobbiamo pensare alla nostra montagna come a un comprensorio compatto, nel quale ogni Comune, anche il più piccolo, porti il proprio contributo attraverso le proprie peculiarità". Così come fondamentale - ha aggiunto la presidente Masini - sarà "coinvolgere i giovani, motivandoli a rimanere, a tornare o a venire a investire in montagna". Per far questo, la Provincia ha dunque annunciato un impegno particolare nel campo della formazione-istruzione e del sostegno all'impresa, in un'ottica di qualità ambientale per la quale fondamentale sarà ovviamente anche lo sviluppo del Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano.
Intesa istituzionale in Consiglio. L'incontro tra Provincia, Comunità e sindaci ha preceduto la discussione da parte del Consiglio Provinciale, che nel pomeriggio si è riunito pure a Castelnovo Monti, dell'Intesa istituzionale di programma Comunità montana dell'Appennino reggiano. Si tratta di un importante strumento di programmazione negoziata istituito dalla Legge regionale 2/2004, la cosiddetta Legge per la Montagna che ha quale obiettivo quello di far cooperare Regione, Province, Comunità montane e Comuni - unitamente agli operatori privati - al fine di favorire lo sviluppo socio-economico delle zone montane, nel rispetto dei principi di sostenibilità e con il concorso delle parti sociali.
L'Intesa istituzionale di programma - oltre a costituire un impegno a collaborare per la realizzazione di un insieme di azioni a carattere strategico in una prospettiva temporale pluriennale - rappresenta, quale patto locale per lo sviluppo delle zone montane, riferimento necessario per gli atti di programmazione degli enti sottoscrittori e per la assegnazione delle risorse settoriali, comunitarie, nazionali, regionali e locali.
Non a caso l'Intesa istituzionale dell'Appennino reggiano impegna Regione, Provincia, Comunità montana e i 13 Comuni interessati (Baiso, Busana, Canossa, Carpineti, Casina, Castelnovo Monti, Collagna, Ligonchio, Ramiseto, Toano, Vetto, Viano e Villa Minozzo) "a concepire l'insieme del territorio, delle sue risorse e delle attività che vi si svolgono come un unico prodotto, che include e mette a sistema cultura, turismo, agricoltura, prodotti tipici, benessere-terme e ambiente". Questo significa adottare una logica di marketing territoriale e quindi "promuovere soprattutto produzioni eco-compatibili e ad elevato contenuto tecnologico, per utilizzare e potenziare le capacità delle risorse umane locali, puntando decisamente sui giovani".