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Centri per l’Impiego reggiani, una risorsa

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Sono 5.259 i disoccupati iscritti (di cui 1.328 extracomunitari); per lo più sono donne (3.376); 334 le imprese che hanno richiesto 448 figure professionali e alle quali sono stati segnalati 3.153 lavoratori, con una incidenza di assunti attraverso il servizio di preselezione pari al 26,86%, che rappresenta però un dato parziale poiché comprende solo le assunzioni di cui il servizio pubblico è venuto a conoscenza. Il servizio di orientamento ha svolto quasi 2.000 colloqui individuali e incontri di gruppo; 121 sono stati i tirocini e gli stages estivi promossi, 12.998 le comunicazioni obbligatorie gestite in modo telematico e 60.000 quelle gestite in modo tradizionale; 31.394 gli avviamenti al lavoro.

Con questi numeri (relativi al 2004) il Centro per l'impiego di Reggio Emilia si è presentato nei giorni scorsi agli imprenditori del territorio intervenuti all'incontro promosso dalla Provincia e dalle Consigliere provinciali di Parità per una conoscenza diretta dei nuovi servizi, qualificati e gratuiti, che oggi sono a disposizione di tutte le aziende. Il Centro per l'impiego di via Premuda, il più grande dei sei (tra cui quello di Castelnovo ne' Monti) dislocati nei relativi distretti, si avvale di una trentina circa di operatori, tra dipendenti e collaboratori, per svolgere una mole di lavoro che rappresenta all'incirca la metà di quello svolto dall'insieme dei Centri, ex uffici di collocamento ed oggi vere e proprie agenzie per lo sviluppo del territorio, in grado di offrire opportunità formative e per il lavoro alle persone in cerca di occupazione, ma anche alle imprese.
Promuovere e diffondere i servizi dedicati alle aziende era l'obiettivo dell'iniziativa in questione, che non è caduta nel vuoto, dal momento che la sala riunioni di via Premuda era gremita di referenti aziendali e rappresentanti delle associazioni datoriali, interessati a conoscere personalmente i servizi pubblici per l'impiego. "Nei nostri Centri le persone qualificate, diplomate o laureate rappresentano ormai il 40% degli iscritti - ha detto l'assessore provinciale al lavoro Gianluca Ferrari - e siamo in grado di intermediare circa il 15% di tutti i rapporti di lavoro. Ci rendiamo conto che le imprese ancora non conoscono bene la nuova filosofia che ci caratterizza, che è lontana anni luce dall'impostazione burocratica di un tempo e sappiamo anche che le imprese non colgono, come invece potrebbero, tutte le opportunità oggi a loro disposizione. Intrecciare relazioni forti con il tessuto produttivo, affiancare tutti gli attori del mondo del lavoro è il nostro obiettivo, al fine di favorire lo sviluppo, la competitività e la coesione sociale del territorio. Il servizio di ricerca e preselezione del personale, solo per fare un esempio, rappresenta una delle tante opportunità da cogliere, in quanto è un servizio sempre personalizzato e flessibile, nel senso che non solo incrocia la domanda con l'offerta, ma caso per caso, è in grado di ricercare e trovare le soluzioni che meglio si adattano alle specifiche richieste aziendali".