Home Cronaca Una cartolina perchè un mondo migliore sia davvero possibile

Una cartolina perchè un mondo migliore sia davvero possibile

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“Target 2015: da Porto Alegre al G8”. È stato questo il nome del convegno organizzato presso l’oratorio cittadino Don Bosco in data 14 Aprile da parte di Reggio Terzo Mondo, Caritas e FOCSIV ( Federazione degli Organismi Cristiani di Servizio Internazionale Volontario). Col convengo si è dato il via ufficiale, anche nella nostra realtà reggiana, alla campagna internazionale “TARGET 2015: i poveri non possono aspettare”. Tra i relatori della serata, la coordinatrice nazionale della campagna, Alberta Guerra, il presidente di RTM, Angelo Grazzi e il direttore della Caritas di Reggio Emilia, don Romano Zanni.
Nel Summit ONU del Settembre 2000, i 189 capi di stato dei paesi membri, hanno sottoscritto la “Dichiarazione del Millennio”, in cui veniva ufficialmente sancito il loro impegno nel raggiungimento, entro il 2015, di 8 obiettivi specifici: dimezzare la fame nel mondo, garantire l’istruzione primaria a tutti i bambini, promuovere la parità fra i sessi, ridurre di due terzi la mortalità infantile e materna, invertire i trend di diffusione dell’AIDS, promuovere la sostenibilità ambientale e sviluppare un partenariato globale per lo sviluppo. Quello del 2000 è stato il primo vero tentativo da parte dei paesi membri dell’ONU di darsi obiettivi concreti, finalizzati ad un unico macro-obiettivo, quello cioè di dimezzare la povertà nel mondo.
Proprio a partire dal 2000, le stesse Nazioni Unite, attraverso l’UNDP (United Nations Development Programme) hanno lanciato la campagna “NO EXCUSE 2015”, attraverso la quale si è tentato di ribadire continuamente ai governi l’importanza della coerenza nel portare avanti gli impegni contratti sottoscrivendo la Dichiarazione.
Anche l’attuale campagna, “TARGET 2015”, è nata come coordinamento globale di mobilitazione della società civile al fine di continuare a far pressione sui governi. In Italia la campagna è portata avanti dalla FOCSIV, mentre a livello internazionale prevede la collaborazione di ben 15 paesi europei e nordamericani, tutti coordinati dalla CIDSE (rete di agenzie di sviluppo e Cooperazione europee e nordamericane cattoliche).
È stato scelto come anno di lancio della Campagna proprio il 2005 in vista di alcuni momenti cruciali che si svolgeranno nei prossimi mesi: in Luglio il Regno Unito ospiterà il G8; in Settembre si terrà la 60ª Sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite sullo stato di attuazione degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio; infine, in Dicembre, ci sarà la Conferenza Ministeriale dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO).
La campagna prevede la distribuzione e spedizione di una cartolina suddivisa in tre parti: una da spedire al Premier britannico Tony Blair, in quanto rappresentante del paese ospitante il G8; una al nostro Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e l’ultima indirizzata ai sostenitori della Campagna per il resoconto delle adesioni ricevute.
L’altro strumento di cui si è dotata la Campagna nella sua attività di pressione sui governi, è il documento politico, dal titolo eloquente: “ GIUSTIZIA, NO ELEMOSINA”. In questo documento, come ha ben sottolineato Alberta, si affrontano le 3 richieste avanzate anche nella cartolina, ossia, la necessità che i governi aumentino la quota di PIL destinata agli Aiuti allo Sviluppo , diano attuazione alla legge 209 sulla cancellazione del debito e pongano fine alla pratiche di concorrenza sleale determinate dal dumping.
La campagna, ha spiegato Alberta, è stata lanciata ufficialmente nel Gennaio 2005 durante la Giornata Mondiale della Pace e ribadita con forza durante il Social Forum Mondiale di Porto Alegre. Come descritto da Don Romano Zanni, il Social Forum, a cui egli stesso ha preso parte con la delegazione Caritas, ha visto la presenza di più di 120.000 persone, per un totale di 1800 associazioni ed organizzazioni, ritrovatesi insieme nello stesso momento in cui a Davos “i ricchi parlavano dei poveri”. È stata proprio questa la differenza e la vera grandezza del Social Forum, ha ribadito Don Romano, e cioè che a Porto Alegre a differenza di Davos, “i poveri hanno parlato di sé stessi”, hanno fatto sentire la loro voce e hanno cercato di discutere insieme su come realizzare davvero un mondo migliore.
Altri appuntamenti inseriti nel quadro della campagna sono previsti per le giornate antecedenti i tre appuntamenti internazionali descritti precedentemente e saranno chiamati i “WHITE BAND DAY”, poichè si inviterà la società civile ad indossare una fascia bianca a simbolo della solidarietà dei cittadini e della loro volontà di ribadire l’importanza del raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio.
La campagna, promossa da Volontari nel Mondo FOCSIV, insieme a Caritas, verrà portata avanti sul territorio reggiano anche attraverso banchetti informativi, in cui sarà possibile ricevere documentazioni in merito e acquistare la cartolina. Per ulteriori informazioni sarà sempre possibile contattare Reggio Terzo Mondo o la Caritas.
Questa campagna è nata col duplice intento di far pressione sui nostri governanti e di sensibilizzare il più ampio numero di persone su queste tematiche così cruciali nello scenario mondiale attuale. È la prima campagna portata avanti a livello internazionale parallelamente ed in maniera coordinata da tutti i paesi coinvolti, attraverso i medesimi strumenti, il medesimo slogan e gli stessi materiali.