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Provincia, obiettivo “visione zero”

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Mentre leggiamo sui giornali, un giorno sì e l'altro pure, dei rilievi (spesso e volentieri qui in montagna) effettuati delle forze dell'ordine a carico di automobilisti "brilli" al volante, la Provincia annuncia quest'oggi, con il comunicato che proponiamo di seguito, un ambizioso programma che riguarda la sicurezza stradale.

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Continua l'impegno della Provincia sul fronte della sicurezza stradale. Uno sforzo - economico, ma non solo - che tra breve produrrà altri importanti strumenti al servizio di tutta la comunità per fronteggiare quella vera e propria catastrofe silenziosa e globale che entro il 2015, secondo stime dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, arriverà a provocare 1 milione di vittime all'anno.
A tanti interventi sulla viabilità, a tante iniziative sulla prevenzione, a strumenti importanti quali l'Osservatorio provinciale sulla sicurezza stradale, si uniranno infatti un Piano provinciale per la sicurezza stradale (che scaturirà dal processo, attualmente in corso di predisposizione, del Piano della mobilità) e soprattutto una vera e propria Mappa dei punti a rischio sulla nostra rete stradale. "La Provincia sta effettuando una ricognizione di tutta la rete stradale - spiega l'assessore provinciale alla Mobilità sostenibile, Luciano Gobbi - per individuare tutti i 'punti neri', ovvero i punti critici in parte noti, e in parte no, per quanto riguarda gli incidenti stradali. Questo verrà fatto incrociando i dati dell'Osservatorio provinciale, quelli sul traffico, ma anche utilizzando il Catasto delle strade che la Provincia sta elaborando. In questo modo potremo realizzare una cartografia puntuale e dettagliata che, anche con strumenti multimediali, evidenzierà l'importanza e la gerarchia delle strade sulla base dei flussi di traffico, delle loro caratteristiche e della loro eventuale pericolosità. Sarà uno strumento importantissimo soprattutto perché ci consentirà di utilizzare al meglio la manutenzione ordinaria e straordinaria anche al fine di aumentare la sicurezza della nostra rete viaria". Un capitolo, questo, sul quale la Provincia investirà molto anche nel 2005, tanto che nel piano finanziario sono stati previsti 6 milioni di euro per la manutenzione straordinaria e 1,8 milioni di euro per quella ordinaria.
"L'obiettivo è quello di cercare di raggiungere quella che i Paesi europei più avanzati, Svezia e Svizzera su tutti, definiscono "visione zero", ovvero l'azzeramento degli incidenti stradali - spiega ancora l'assessore Gobbi - Oggi siamo in una fase di riduzione del danno, vorremmo evolvere e puntare a obiettivi più alti. Anche ricorrendo ad un controllo elettronico sui principali assi stradali, proprio sulla base di quella Mappa dei punti a rischio che andremo a elaborare".
In attesa dei nuovi strumenti, anche nel 2004 la Provincia ha comunque confermato il proprio impegno sul fronte della sicurezza stradale. Oltre a 9 milioni di euro per interventi di manutenzione, 900.000 euro per la segnaletica, 100.000 per corsi e materiale divulgativo, ben 6 milioni di euro sono stati destinati alla realizzazione di 21 rotatorie: 5 a Cavriago, 3 a Guastalla, 2 a Reggio sulla via Emilia, 2 sulla pedemontana ad Albinea, 2 a Baiso, 1 a Brescello, Correggio, Castelnovo Monti, Castelnovo Sotto, Castellarano, Luzzara e Reggiolo. Altri 3,5 milioni di euro sono inoltre stati utilizzati per realizzare interventi di moderazione del traffico (come il progetto sperimentale sulla Sp3 Bagnolo-Novellara) o piste ciclopedonali un po' su tutto il territorio provinciale.
Tra le iniziative a favore di una cultura della sicurezza stradale, si segnalano "Vacanze coi fiocchi" - la campagna estiva che sarà riproposta anche quest'anno - e la distribuzione di materiale informativo sui temi della guida con neve e ghiaccio, del pericolo di uso di alcol e droga e della sicurezza dei bambini trasportati in auto. Proprio recentemente un migliaio di pieghevoli "Piccoli passeggeri, grande precauzione" - d'intesa con Ausl e Azienda Santa Maria Nuova - è stato distribuito nelle sale d'aspetto degli ambulatori dei pediatri del territorio, nei centri per le vaccinazioni e nei reparti di pediatria degli ospedali.
Un mese fa, infine, è iniziato il primo corso di formazione per mobility and safety manager
(e in italiano mai?), una nuova figura professionale di esperto in gestione della mobilità e strumenti disponibili per migliorare le reti di trasporto destinati ad operare sia nel pubblico, sia nel privato. Al corso (80 ore di lezione dal 14 aprile al 23 giugno prossimo) sono iscritti tecnici o dirigenti della Provincia e dei Comuni di Reggio Emilia, Albinea, Bagnolo in Piano, Bibbiano, Cadelbosco Sopra, Castellarano, Cavriagio, Correggio, Montecchio Emilia, Quattro Castella, Rubiera, San Martino in Rio, Sant'Ilario d'Enza e Scandiano, della Circoscrizione V di Reggio, dell'Act, dell'Università Verde e del Parco fluviale Secchia e delle aziende Enìa, T.I.L. Trasporti Integrati e Logistica S.r.l, Ospedale Santa Maria Nuova ed Emak Spa. In cattedra saliranno invece esperti di Provincia, Regione, Euromobility, Università degli studi di Modena e Reggio, Ats, Arpa, Tps, Bisi&Merkus e Certhidea.
Il corso rientra nel progetto della Provincia sulla sicurezza stradale finanziato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (che ha prodotto, tra l'altro, una serie di innovativi interventi sulla Sp 3 Reggio-Bagnolo-Novellara) e persegue uno degli obiettivi fissati dall'Intesa sulla qualità dell'aria sottoscritta a ottobre dalla Provincia e dai 16 Comuni dell'agglomerato, ma anche dal Forum provinciale della mobilità sostenibile. "Quello di migliorare, non solo rendendola più sicura, la mobilità su tutto il territorio, è un impegno che deve riguardare ognuno di noi - conclude l'assessore Luciano Gobbi - Il pubblico ha il dovere di fare il primo passo, e questo corso rappresenta sicuramente uno dei tanti passi che Provincia e Comuni stanno compiendo nella direzione di una mobilità più sicura, più efficace e dunque meno inquinante".