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Liceo Dall’Aglio, l’opposizione controreplica

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Quest'oggi la "Lista civica per Castelnovo Monti" ha rilasciato una nota sulla vicenda dell'istituto Dall'Aglio del capoluogo montano, al centro di polemiche per i noti problemi causati dai crolli recenti. La proponiamo di seguito.

Nei giorni successivi alla denuncia fatta dai Consiglieri Provinciali della Casa delle Libertà e dai rappresentanti della Lista Civica per Castelnovo Monti della mancanza del certificato di agibilità della nuova ala del Liceo Dall’Aglio i comunicati diramati dalle Autorità chiamate in causa (Provincia e Comune) si sono susseguiti con toni e contenuti che paion fatti apposta per creare confusione nei lettori. Torniamo dunque alle origini e stiamo al semplice!
Venerdì 24 giugno la Lista Civica per Castelnovo Monti ha presentato agli Uffici Comunali richiesta scritta per ottenere urgentemente copia del certificato di abitabilità relativo all’ala del Liceo Dall’Aglio finita nel 2002 ed inaugurata nella primavera del 2003. Il lunedì successivo l’urgenza è stata ribadita e in tarda mattinata al Capogruppo è stato fissato un appuntamento con il Sindaco per il giorno successivo. All’incontro erano presenti l’Assessore alla Scuola G. Maioli e il Direttore Generale M. Marziliano. In sintesi il contenuto del colloquio è stato il seguente.
Il Sindaco ha informato il Capogruppo Casoli che il certificato d’agibilità non c’è perché non è mai stato richiesto e non è stato richiesto perché per richiederlo è necessario allegare un certificato dell’ex Genio Civile che la Provincia non ha ancora avuto.
Casoli ha rilevato la gravità della cosa ed ha chiesto come mai le Autorità Comunali non avessero proibito l’uso di quella scuola. Sembrava che i documenti dovessero arrivare da un giorno all’altro (è stata la timida risposta) … e così sono passati due anni e mezzo e non c’e ancora niente (ha concluso Casoli)!
Il colloquio è terminato con l’intesa che entro pochi giorni il Sindaco avrebbe convocato i capigruppo consiliari per spiegare, assieme ai tecnici della Provincia, come si erano svolti i fatti.
Giovedì 30 giugno, però, c’è stata la nota conferenza stampa e … sono cominciati i mutevoli chiarimenti offerti da Provincia e Comune. Eccone i testi trascritti.
· Serata di Giovedì. TELEREGGIO dà notizia della conferenza stampa della Casa delle Libertà e afferma (trascrizione fedele): ”L’Amministrazione Provinciale ha replicato a Umberto Casoli chiarendo che il certificato di abitabilità è previsto per le sole abitazioni e non per le scuole. Per quanto riguarda invece l’agibilità questa è vincolata alla preventiva concessione del parere di conformità che è di competenza del Servizio Difesa del Suolo, che è un organo regionale. Il parere è stato richiesto dalla Provincia il 16 settembre 2002, ma la Commissione non ha ancora dato risposta. L’assenza di tale certificato, secondo l’Amministrazione Provinciale, non poteva comunque impedire che l’edificio scolastico potesse essere aperto e fruito da ragazzi e insegnanti”.
· Serata di Giovedì. TELETRICOLORE (trascrizione fedele): ”Ma la Provincia para l’affondo: per le Scuole non è richiesto alcun certificato di abitabilità mentre quello di agibilità è già stato avanzato e però a causa dei tempi tecnici, se due anni e mezzo possono definirsi tali, non è ancora stato rilasciato. Unica nota positiva in questa faccenda: ora la scuola sarà sicura. Le ditte fornitrici si sono infatti impegnate a controlli periodici e alla messa in sicurezza di tutti i solai”.
· Venerdì. IL GIORNALE DI REGGIO (trascrizione fedele): “…omissis…nel pomeriggio è arrivata la replica della Provincia, che ha precisato come il certificato di agibilità è stato chiesto nel 2002 ma non è ancora giunta una risposta dall’ente competente. Nell’attesa del certificato, l’utilizzo dell’edificio è vincolato da un collaudo statico che ha dato esito positivo. Sempre in questa precisazione si sottolinea come il problema non sia dovuto alla qualità del materiale ma alla posa dello stesso. …omissis”.
· Venerdì. LA GAZZETTA DI REGGIO (trascrizione fedele): “ … omissis … La richiesta per il certificato di agibilità è stata regolarmente avviata il 10 settembre 2002 nei confronti del Comune di Castelnovo Monti, nel momento in cui è stato chiesto il parere di conformità. Nelle zone sismiche, infatti, il rilascio del certificato di agibilità è vincolato alla preventiva concessione del parere di conformità. Tale parere è di competenza del Servizio provinciale difesa del Suolo a cui il Comune ha altrettanto regolarmente inoltrato la nostra domanda il 16 settembre 2002. Se a tutt’oggi tale parere non è stato ancora rilasciato a causa dei tempi tecnici necessari, nulla può essere imputato a Provincia o Comune di Castelnovo Monti”.
· Venerdì. IL RESTO DEL CARLINO (trascrizione fedele): “…omissis…Per l’agibilità la Provincia si appella all’iter burocratico riferendo i vari passaggi che fino ad oggi non hanno permesso di ottenere la relativa certificazione. …omissis… La sicurezza dell’edificio è stata certificata dalla relazione di collaudo”.
· Sabato. IL GIORNALE DI REGGIO (trascrizione fedele): “Liceo Dall’Aglio, il sindaco replica alle accuse del Polo”.“Sul crollo si fa demagogia”…omissis…Il Comune ha inoltrato all’ente competente questa richiesta il 16 settembre 2002. E’ dunque necessario aspettare che il Servizio Provinciale Difesa del Suolo si pronunci in merito e rilasci il certificato di conformità sismica. Solo allora si potrà ottenere il certificato di agibilità. … omissis”.

La Lista Civica per Castelnovo Monti ha condotto ulteriori indagini presso gli uffici comunali ed è in grado di ribadire e documentare che:
· Prima del 30 giugno 2005 la Provincia non ha mai chiesto al Comune di Castelnovo Monti il certificato di agibilità (ora definito Certificato di Conformità Edilizia) per l’ala nuova dell’Istituto Dall’Aglio;
· La Provincia non lo poteva richiedere poiché non aveva il certificato di conformità sismica che il Comune rilascia solo dopo accertamenti effettuati dall’ex Genio Civile;
· La Provincia (ed il Comune) hanno autorizzato l’uso di locali scolastici privi della certificazione di agibilità, contravvenendo a norme di legge ed alla prudenza dettata dal comune buon senso;
· In data 11 luglio 2005 !! la Provincia ha richiesto il Certificato di Conformità Edilizia per il Dall’Aglio, ma il Comune non può rilasciarlo perché manca ancora il certificato di conformità sismica !!

Da quanto riportato emerge chiaramente che le versioni offerte ai lettori sono diverse e un po’ confuse. In quasi tutte, però, traspare il tentativo di parlare d’altro, di minimizzare, di scaricare il barile senza affrontare l’unico vero problema che era e rimane: perché si è usufruito per tre anni scolastici di una struttura non agibile? Chi lo ha permesso? E’ un caso unico o no?
Nei comunicati della Provincia (quali appaiono dai “media” citati) si dà grande rilievo alla distinzione tra “abitabilità” ed “agibilità” (che le nuove norme unificano in un solo concetto) ed ai tempi tecnici necessari all’ex Genio Civile per l’espletamento dei compiti spettantigli. Può incuriosire anche noi sapere perché non sono bastati quasi tre anni (o se i tempi tecnici si misurano in lustri o decenni), ma, detto in tutta franchezza, ci pare solo un penoso espediente per distogliere l’attenzione dei cittadini-lettori dalle gravi responsabilità che sono “in capo” ai responsabili di questi settori della pubblica amministrazione. Né giudichiamo più lodevole che il Sindaco etichetti le nostre denunce ora come “strumentali”, ora come “demagogiche”, quasi fossero pretesti vuoti e gratuiti per attaccare le nostre Amministrazioni. Favole, nient’altro che favole.
No, egregi Amministratori di Provincia e Comune, queste non sono operazioni “strumentali” o “demagogiche”! Queste sono denunce belle e buone per fare chiarezza su temi gravissimi che Voi avete trattato con troppa superficialità e disinvoltura. La sufficienza con la quale ci riconoscete il diritto ad esprimere le nostre opinioni e gli “scaricabarile” contenuti nei vostri comunicati non ci interessano. Noi vogliamo sapere perché in tre anni non è stata concessa l’agibilità al Dall’Aglio e perché avete ugualmente consentito l’uso di un edificio che evidentemente tanto sicuro non era se è vero come è vero che ha subito alcuni crolli (non dimenticate la palestra) e ne avete disposto la chiusura fino a che non siano ultimati i lavori di messa in sicurezza di tutti i solai.
In queste circostanze gioverebbe forse ricordare che il silenzio è d’oro e che sarebbe stato meglio, molto meglio, fare ricorso alla prudenza ed al buon senso che sono mancati.