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Castelnovo, Cagni scrive al sindaco sul canile di Villa Minozzo

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Il consigliere comunale castelnovese Luigi Cagni ha scritto al primo cittadino Marconi circa la situazione del canile comprensoriale di Villa Minozzo, da tempo al centro della cronaca giudiziaria.
Scrive: "Si è appreso ultimamente che è caduta in prescrizione la causa per la gestione del canile di Villa Minozzo dopo una fase istruttoria di ben due anni.
Dopo l'affermazione di Stella Borghi, dell'Enpa, che denunciava 'la gravità di tale situazione essendo venuto a mancare il controllo da parte degli enti pubblici', viene da chiedersi come abbia funzionato la legge regionale, che ambiva a creare luoghi igienicamente e ambientalmente ideali per i cani".
E prosegue il consigliere di minoranza nella sua missiva-valutazione: "Tutto ciò a fronte di elevate spese dei Comuni, mentre la Regione, a fronte dell'emanazione della legge, avrebbe dovuto finanziare le spese di assistenza e mantenimento dei canili, dando apposite e precise direzioni in proposito e pretendendo quindi che fossero rispettate".
Ed ecco la stoccata: "L'impressione è che quando non si intravveda la possibilità di risultare protagonisti, le cose procedano a rilento sino a cadere in prescrizione e rendere quindi inutile tutta una onerosa impalcatura".
Il sindaco di Castelnovo viene interpellato per conoscere cosa abbia fatto l'Ente, "che pure deve sostenere un rilevante onere per questa struttura, per controllare che il risultato fosse confacente agli obiettivi prefissati".