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Toano, sui passi della contessa Matilde

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“Era questo il tragitto che percorreva abitualmente la contessa Matilde di Canossa per raggiungere i suoi possedimenti nell’Italia centrale”. Alessandro Cappucci, consigliere del Comune di Toano, avvalora così l’importanza del percorso medioevale lungo la valle del Dolo, tra le province di Reggio e Modena, reso di nuovo agibile in uno dei suoi punti più impervi e suggestivi anche grazie all’opera di diversi volontari.
“Il sentiero – continua Cappucci, che è delegato alle attività culturali – è pure parte integrante dell’antica percorrenza dei pellegrini che dalla via Francigena attraversava diagonalmente la montagna reggiana per congiungersi, oltre il Dolo, alla via Bibulca, nell’Appennino modenese, diretta al passo delle Radici. Partendo da Castagnola, piccola borgata toanese, si snoda su un percorso che passa dal colle di Castel Pizzigolo per poi inoltrarsi lungo la stretta e profonda gola scavata nella roccia dal rio Malpasso, oltre la quale si inerpica su una ripida costa arenacea per giungere, in territorio di Villa Minozzo, al borgo di Cadignano e al sottostante ponte ‘a schiena d’asino’ sul torrente Dolo, edificato nel milleseicento, che porta nel modenese, in comune di Frassinoro”.
L’antico manufatto, appena restaurato con l’apporto di finanziamenti pubblici, è stato ufficialmente “riconsegnato” con una cerimonia cui hanno partecipato, tra gli altri, gli assessori alla cultura dei Comuni di Villa Minozzo e Frassinoro, Claudia Lazzari Monti e Valeria Righi, il sindaco di Toano, Michele Lombardi, e lo stesso Cappucci.
“Hanno fatto da contorno alla manifestazione – conclude Alessandro Cappucci – un ricco rinfresco, balli e canti accompagnati da musicanti del corpo bandistico di Cavola e giochi tradizionali. Un particolare ringraziamento va a Gelsomino Guidetti che, assieme a Daniele e Pietro Sala, Roberto Ferrari e Aniceto Battani, ha provveduto a ricostruire con robusti pali il ponticello del Malpasso ed il passaggio a mezza costa, nonché a promuovere, unitamente ad altri abitanti della zona, la ristrutturazione del caratteristico ponte di Cadignano”.