Home Cronaca Premio a Loredana Notari, presidente della Coop. “La Sorgente”

Premio a Loredana Notari, presidente della Coop. “La Sorgente”

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Dopo il titolo di “Imprenditrice cooperativa dell’anno” conferitole in luglio dalla Confcooperative di Reggio Emilia, per Loredana Notari, presidente della cooperativa La Sorgente di Castelnovo ne' Monti, è giunto un altro prestigioso riconoscimento.
La Federazione italiana donne, arti, professioni e affari (FIDAPA) le ha infatti assegnato la “Business and Professional Women Cup”, istituita quest’anno e conferita a 5 donne italiane che si sono particolarmente distinte nella loro attività in campo artistico o imprenditoriale.
A Portovenere, dove il riconoscimento è stato consegnato dalla sezione di La Spezia, la Fidapa ha contemporaneamente assegnato il “Premio donna” a Margherita Boniver.

Evidente la soddisfazione di Loredana Notari (che è anche componente il Consiglio provinciale della Confcooperative), nonostante il carattere schivo e una vita lontana dai riflettori condotta a Marmoreto, nel comune di Busana, dove la trentasettenne imprenditrice reggiana vive con il marito e i figli.
“La soddisfazione personale – sottolinea Loredana – è indubbia, ma ci sono altre ragioni per le quali questi riconoscimenti assumono un valore del tutto speciale: da una parte, infatti, si tratta di atti che premiano tutto il lavoro condotto dalla nostra cooperativa, dai suoi 23 soci (di cui 15 soci-lavoratori) e oltre 20 collaboratori, e dall’altra sottolineano il valore dell’impresa – ed in particolare di quella cooperativa - nell’area montana, all’interno della quale servono sicuramente maggiori investimenti finanziari, migliori infrastrutture e nuovi servizi; ma risulta sempre fondamentale il coinvolgimento delle persone, la valorizzazione delle loro capacità imprenditoriali, la traduzione in progetti delle loro aspirazioni”.

Chi è nato in montagna - spiega la presidente de “La Sorgente” – vuole rimanere in questi luoghi, ed è allora fondamentale poter contare su strumenti di sviluppo economico, di coesione sociale, di rispetto della cultura locale, di valorizzazione dell’ambiente, che sono risorse primarie dell’Appennino”.

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