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Virus dei polli, nuova riunione del gruppo istituito dalla Provincia

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Il gruppo di lavoro permanente sull'influenza aviaria istituito il 16 settembre scorso è tornato a riunirsi ieri mattina in città, a Palazzo Allende, sede della Provincia, per un nuovo monitoraggio della diffusione del virus H5N1, che, al momento, è stato ribadito, continua a non interessare l'Italia. I casi di infezione umana restano infatti circoscritti in alcune zone del Sud-Est asiatico caratterizzate da promiscuità con animali elevata e condizioni igieniche molto carenti ed anche i recenti e circoscritti casi di individuazione del virus (nei soli animali e non nell'uomo) in Turchia, Romania e Grecia non hanno modificato il livello di allerta a livello nazionale.

Il gruppo di lavoro – che, si sottolinea, ha carattere esclusivamente preventivo proprio perché il virus H5N1 non è presente in Italia - ha comunque deciso di continuare nell'opera di massima informazione e trasparenza nei confronti dei cittadini avviata fin dalla scorsa metà di settembre per cercare comunque di prevenire a livello locale ogni possibile rischio di eventuale contagio e, nel caso, intervenire con tempestività ed efficacia, predisponendo anche in sintonia con la Regione e con il Ministero le iniziative e i provvedimenti necessari a ridurre al minimo i rischi per la popolazione.

Nei prossimi giorni saranno pertanto diffusi – anche attraverso gli organi di informazione e i siti Internet di Provincia e Ausl – consigli utili in particolare per i cacciatori e i possessori di pollai privati. Intanto, il gruppo di lavoro ha deciso di fornire una serie di informazioni sul vaccino antinfluenzale e sui farmaci antivirali che di seguito si riportano.

Corretto utilizzo del vaccino antinfluenzale e informazioni sui farmaci antivirali

Allo stato attuale, per il prossimo inverno è prevista la ricorrenza dell'influenza stagionale, con le caratteristiche abituali di ogni anno. Il vaccino antinfluenzale che sarà distribuito nelle prossime settimane contiene i virus uccisi dell'influenza umana, cioè quella abituale, e fornisce protezione contro di essi. Per la protezione specifica dell'uomo contro il virus dell'influenza aviaria H5N1 non è al momento in commercio alcun vaccino. Esistono prodotti che sono in fase di sperimentazione, con risultati preliminari incoraggianti, ma non si dispone ancora di informazioni sufficienti sulla loro efficacia e sicurezza. D'altra parte in questo momento in Italia così come in tutta Europa non si registra diffusione del virus H5N1 nell'uomo e pertanto l'eventuale vaccino non dovrebbe nemmeno essere somministrato.
Quest'anno la tradizionale vaccinazione anti-influenzale stagionale – oltre che alle categorie da sempre considerate 'a rischio' (anziani oltre i 65 anni d'età, persone affette da determinate malattie croniche o congenite o ricoverate in strutture per lungodegenti, bambini nati pretermine, donne che saranno nel secondo e terzo mese di gravidanza durante la stagione influenzale, medici, personale sanitario, addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo ecc.) – è peraltro consigliata anche a chi per lavoro o hobby è a stretto contatto con volatili e dunque a veterinari (con particolare riferimento ai professionisti dipendenti dell'Ausl di Reggio Emilia e ai veterinari che si occupano in modo prevalente di assistenza agli allevamenti di avicoli di tutte le categorie o agli allevamenti di suini); laboratoristi del settore veterinario che svolgano attività diagnostica su specie avicole; personale impegnato negli allevamenti avicoli, compresi gli incubatoi di uova, e suinicoli; macellatori del settore avicolo; trasportatori di animali; cacciatori; Guardie Forestali, Guardie provinciali, Guardie ecologiche volontarie e altre figure professionali impegnate nel controllo della fauna selvatica con particolare riguardo alle specie avicole migratorie; inanellatori di specie avicole selvatiche alle dipendenze di Enti locali o di Istituti di ricerca; personale addetto al sessaggio dei pulcini negli incubatoi; addetti di ditte che trattano sottoprodotti di origine animale compresi i loro raccoglitori di materiali e animali morti.
Per quanto riguarda invece i farmaci antivirali, esistono due farmaci che si sono dimostrati parzialmente efficaci nei confronti dell'infezione da virus H5N1, i cosiddetti inibitori della neuraminidasi: Oseltamivir e Zanamivir (soltanto quest'ultimo è attualmente in commercio al pubblico in Italia). La sperimentazione di questi farmaci nel trattamento dell'influenza aviaria nell'uomo è molto limitata e sono stati segnalati anche casi di resistenza del virus al farmaco. In assenza di pandemia, come è la situazione attuale, l'uso generalizzato dei farmaci antivirali per scopo preventivo è totalmente privo di significato e potrebbe esporre inutilmente le persone ad effetti collaterali importanti. E' pertanto ingiustificato l'acquisto individuale di tali farmaci finalizzato alla prevenzione della pandemia.

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E' notizia delle ultime ore che il virus tra comunque avvicinandosi, essendo giunto in Croazia.