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Villa Minozzo, denunciato 32enne

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Al maresciallo dei carabinieri di Villa Minozzo, che l’ha convocato in caserma per contestargli i reati di truffa continuata e ricettazione, ha avuto la faccia tosta di far credere di essere la vittima di uno sconosciuto che, spacciandosi per lui, andava in giro a truffare i commercianti del centro montano. Il giovane però, con a carico precedenti specifici, ha fatto i conti senza l’oste, in quanto le indagini condotte dai carabinieri della locale stazione avevano già consentito di raccogliere a suo carico inconfutabili elementi di prova che l’hanno inchiodato.

Con l’accusa di truffa continuata a ricettazione i militari dunque hanno proceduto alla denuncia alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia del pregiudicato M.C., 32enne, residente a Reggio Emilia ma di fatto domiciliato a Villa Minozzo dove di recente si è trasferito e dove ha posto in essere sotto le festività natalizie una serie di truffe per almeno tre casi accertati ai danni di altrettanti esercenti a cui non è rimasto altro da fare che rivolgersi ai carabinieri.

Un'indagine minuziosa che i carabinieri di Villa hanno condotto con il personale in forza al Commissariato S. Lazzaro di Reggio, che sta conducendo, sempre a carico dello stesso giovane, analoghe indagini per acquisti fatti nello stesso periodo natalizio presso altri esercenti di Castelnovo ne’ Monti, Reggio Emilia, Correggio e Viadana.

Secondo le risultanze investigative dei carabinieri, supportate dalle denunce delle vittime, il giovane nel periodo dal 15 dicembre scorso alla vigilia di Natale nel solo comune montano di Villa Minozzo ha negoziato complessivi 6 assegni, compendio di furto perpetrato a Reggio Emilia il 4 novembre precedente a seguito di furto su autovettura ai danni di un 48enne imprenditore di Reggio Emilia, che ha “rifilato” al titolare di un supermercato ed a due tabaccai di Villa Minozzo reiterando anche nei confronti degli stessi il raggiro.

La tecnica era pressoché standard: il giovane faceva gli acquisti natalizi negli esercizi raggirati pagando il corrispettivo solitamente ammontante a 200/300 euro con assegno di importo ammontante a 500/600 eurto ottenendo addirittura il resto dalle vittime in buona fede: 3 assegni rifilati al titolare del supermercato, due ad una tabaccheria–profumeria ed uno ad altro tabaccaio.

La denuncia delle vittime ha portato alla scoperta dell’ingegnoso progetto delittuoso posto in essere dal giovane pregiudicato che, riconosciuto dalle stesse vittime, ora farà fatica a portare a compimento i suoi raggiri nella piccola comunità montana dove in poco meno di 10 giorni ha rifilato 6 assegni per un importo complessivo di oltre 3.000 euro entrando in possesso di beni vari di consumo e ricevendo anche contante per resto.