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Qualità ambientale a Castelnovo

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Il gruppo d’opposizione “Lista civica per Castelnovo Monti” ha presentato in questi giorni un paio di documenti riguardanti entrambi problemi che toccano la qualità ambientale nel capoluogo montano.
Più precisamente, uno prende i considerazione il traffico veicolare e l’altro la copertura in eternit di un edificio.

Traffico veicolare. Scrive Robertino Ugolotti che “l’Amministrazione ha più volte ribadito l’importanza che assegna alla qualità dell’ambiente come valore intrinseco e come strumento di valorizzazione del paese, il quale, pure se si fregia della certificazione ambientale, ha un traffico in continuo aumento cui nemmeno l’introduzione dei ‘minibus’ ha consentito di ovviare in modo apprezzabile”. Ragion per cui, notando come “altri comuni della nostra provincia hanno aderito all’iniziativa ‘ICBI - Iniziativa Carburanti a Basso Impatto’ che mette a disposizione degli automobilisti ecoincentivi per l’installazione di impianti meno inquinanti a gas liquido o metano e che tale decisione è stata largamente pubblicizzata dalla stampa”, egli chiede se anche il Comune di Castelnovo aderisca o meno (“e, nel caso, se ne può spiegare il perché”).

Eternit su un edificio. Su questo problema il gruppo di centrodestra locale ha presentato una mozione, da proporre all’approvazione del Consiglio comunale. Con essa si chiede di bonificare una copertura (in eternit) di un’abitazione privata posta in via Dante, giusto di fronte alle scuole elementari “Giovanni XXIII”.
“I danni alla salute derivanti dalla presenza di amianto sono noti da anni – si legge nel documento – e da anni le Amministrazioni pubbliche sono impegnate a rimuoverne le cause più diffuse come l’eternit. L’Amministrazione comunale ha più volte espresso preoccupazione per l’azione inquinante esercitata dalla copertura in eternit dell’ecomostro di Calcinara, e, anche per eliminare i rischi connessi, ha deciso di acquistare il citato immobile per affrettare i lavori di bonifica ambientale ritenuti assolutamente necessari; tuttavia, i rischi derivanti dall’ecomostro interessano una zona a scarsissima densità abitativa. Nel pieno capoluogo, da almeno quarant’anni, precisamente di fronte alle elementari di via Dante, si trova un fabbricato coperto con lastre di eternit che il tempo e le intemperie hanno contribuito a degradare. Deve ritenersi inevitabile che particelle d’amianto rilasciate gradualmente, ma continuamente, dalla copertura raggiungano la vicina area delle scuole, penetrino nelle aule e si depositino nel cortile dove gli alunni, giocando, le portano nuovamente nell’aria che respirano; per cui bambini e dipendenti scolastici che frequentano le scuole sono esposti in modo continuativo al rischio 'amianto', così come i residenti in altre abitazioni che sorgono vicino al fabbricato in questione”.

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Nuccia Mola, assessore all’ambiente, sollecitata, ha risposto al primo problema posto, lasciando il secondo (su cui si afferma che “la situazione indicata dalla Lista civica è conosciuta da tempo e che gli uffici comunali preposti sono attivi per arrivare ad una rapida soluzione”) alla competenza del sindaco, il quale in questi giorni si trova all’estero.

Circa il programma ICBI, dunque, queste le parole della responsabile dell’ambiente castelnovese: “E’ un progetto di carattere nazionale, per l'attuazione del quale è stato individuato quale capofila il Comune di Parma. Una diversa iniziativa, sempre comunque tesa alle agevolazioni per installare impianti Gpl o metano, è stata attivata dalla Regione, in collaborazione con le province emiliano-romagnole. Mi sono attivata contattando telefonicamente in più occasioni sia i responsabili parmensi dell'ICBI che gli uffici della nostra Regione per chiedere l'inserimento di Castelnovo ne’ Monti in queste agevolazioni, ma mi è stato risposto in tutte le occasioni che era stata data priorità agli agglomerati urbani ed ai comuni ad essi attigui. Non solo Castelnovo dunque, ma nessun comune montano in Regione rientra dunque nella possibilità di attingere ai fondi stanziati per le agevolazioni, in considerazione del fatto che qui i dati relativi all'inquinamento sono di gran lunga inferiori a quelli cittadini e la situazione ambientale è decisamente migliore. Ho però fatto presente anche alla Provincia, che coordina gli stanziamenti, che anche dalla montagna ci sono pendolari che ogni giorno si recano in città per lavoro, e l’assessore alla mobilità sostenibile Luciano Gobbi mi ha garantito il suo impegno perchè in questi casi, dimostrando la necessità di recarsi con frequenza giornaliera nei comuni dell'agglomerato urbano, sia possibile attingere alle agevolazioni, ricordando che in ogni caso riguardano esclusivamente vetture ‘euro 0’ o ‘euro 1’. In quanto poi al fatto che i convegni su energie rinnovabili, mobilità sostenibile e inquinamento non abbiano risultati pratici resto convinta che solo attraverso una più ampia conoscenza ed informazione verso la popolazione si potrà arrivare ad attivare una diffusa coscienza ambientalista, che porti a maggiore attenzione verso il risparmio energetico, ad un uso ridotto della vettura, ad esempio per gli spostamenti nel centro di Castelnovo, e in definitiva a conseguenze positive su traffico ed emissioni inquinanti".

I comuni considerati dalla Provincia facenti parte dell'agglomerato urbano, ed i cui residenti possono quindi attingere alle agevolazioni, sono: Reggio Emilia, Albinea, Bagnolo, Bibbiano, Cadelbosco Sopra, Campegine, Casalgrande, Castellarano, Cavriago, Correggio, Montecchio, Quattro Castella, Rubiera, S. Martino in Rio, S. Ilario e Scandiano.