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“Non aprite quella porta!”

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Si riaffacciano nel reggiano i falsi impiegati di enti pubblici che con pretestuosi controlli raggirano e derubano gli anziani dei loro averi.

Come è successo nella mattinata di ieri a Baiso, dove una donna, con un complice che l’attendeva in macchina, fingendo di essere un’operatrice dell’Azienda Usl dapprima è entrata nella camera da letto facendo intendere di voler assistere la moglie del 75enne raggirato per poi - fingendo di voler controllare i soldi - ottenere dall’anziano il libretto della pensione asportando dall’interno 1.000,00 euro in contanti.

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Dopo la fruttuosa opera di sensibilizzazione attraverso la campagna “Non aprite quella porta” promossa dai carabinieri del comando provinciale reggiano che ha portato in questi ultimi anni al vistoso contenimento delle truffe ai danni di anziani, i malviventi, certi che il livello di guardia si fosse abbassato, sono tornati alla carica prendendo di mira gli anziani, come dimostra appunto quest'ultimo episodio.
Una campagna che i militari intendono assolutamente rinnovare in quanto nel caso in esame la fiducia dell’anziano nei confronti della sconosciuta ha fruttato ai malviventi un buon bottino; comunque una somma non piccola per una coppia di anziani che vive della pensione.

La vicenda peraltro rivela un aspetto inquietante, ovvero il probabile studio delle vittime, come dimostra il fatto che presso l’abitazione degli anziani coniugi tutte le mattine era abitudine la visita di un infermiera per assistere l’anziana bisognosa di cure; e su questa leva si sono mossi i due malviventi.

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I consigli per casi de genere rimangono i soliti (quelli del buon senso):
- non aprire agli sconosciuti e non farli entrare in casa;
- diffidare degli estranei che vengono a trovare i cittadini in orari inusuali, soprattutto se in quel momento si è da soli in casa;
- prima di aprire la porta controllare dallo spioncino e, se ci si trova di fronte una persona che non si è mai vista, aprire comunque con la catenella attaccata;
- prima di fare entrare lo sconosciuto chiamare i carabinieri e la polizia: meglio un falso allarme che un sopralluogo per furto;
- tenere a disposizione, accanto al telefono, un'agenda con i numeri dei servizi di pubblica utilità (Enel, Telecom, Agac, Poste, Carabinieri, Polizia di Stato, etc.), così da averli a portata di mano in caso di necessità;
- non dare soldi a sconosciuti che dicono di essere funzionari di enti pubblici o privati di vario tipo: infatti basterà utilizzare i bollettini postali ottenendo peraltro un sicuro riscontro del pagamento effettuato;
- attenzione alle sconosciute belle, avvenenti e provocanti;
- se inavvertitamente si è aperta la porta ad uno sconosciuto e, per qualsiasi motivo, ci si sente a disagio, non perdere la calma: invitarlo ad uscire dirigendosi con decisione verso la porta.