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Il bilancio 2005 di Enìa

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I risultati del 2005, che rappresentano il primo bilancio d'esercizio del gruppo, vengono confrontati con i dati del 2004, derivanti dai valori aggregati delle tre società (Tesa Piacenza, Amps di Parma e Agac di Reggio Emilia) che hanno costituito Enìa.

I ricavi consolidati del Gruppo Enìa nel 2005 hanno raggiunto 1.063 milioni di euro, in crescita del 18% rispetto al 2004; l'Ebitda (margine operativo lordo) è pari a 148,3 milioni di euro, con un'incidenza sul fatturato del 14% ed un incremento di 5 milioni di euro rispetto al 2004 (+3,4%). L'utile netto del Gruppo si attesta a 20,4 milioni di euro, rispetto ai 22,9 milioni di euro del 2004.

Gli investimenti ammontano a 123,6 milioni di euro.
Risultati positivi ottenuti in un anno caratterizzato per Enìa da maggiori oneri. Da un lato quelli derivanti dai canoni di concessione d'uso dovuti alle società interamente di proprietà pubblica, costituite nel 2005, a cui sono stati affidati per scorporo da Enìa, come previsto dalla normativa, le reti, gli impianti e le dotazioni inerenti il servizio idrico integrato. Dall'altro lato quelli prodotti, per effetto delle deliberazioni dell'Authority, dalla contrazione dei margini sulla vendita di energia elettrica e gas.

Nel ciclo idrico integrato il volume di acqua venduto da Enìa agli oltre 347.000 clienti è stato di 78,6 milioni di metri cubi, con ricavi per 120,2 milioni di euro (10,7% del totale, +12,5% rispetto al 2004) e un Ebitda di 27,6 milioni di euro (18,6% del totale, -9,5% sul 2004). Gli investimenti di settore ammontano a 44 milioni di euro.

Con circa 934 mila tonnellate di rifiuti trattati nelle tre province e oltre 430.000 utenti a tariffa, il settore igiene ambientale ha registrato ricavi per 172,9 milioni di euro (15,5% del totale, +7,7% rispetto al 2004) e un Ebitda pari a 32,8 milioni di euro (22,1% del totale, +8,8% rispetto al 2004). Nel corso del 2005 gli investimenti effettuati nel settore hanno raggiunto i 12,2 miloni di euro.

Nel settore gas Enìa ha distribuito 1.060 milioni di metri cubi e venduto, con le proprie società, più di 1.887 milioni di metri cubi di gas, servendo circa 412.000 clienti. I ricavi di settore si attestano sui 514,5 milioni di euro (46% del totale, +18,2% rispetto al 2004) con un margine operativo lordo (Ebitda) pari a 49,2 milioni di euro (33,2% del totale, +1,5% rispetto al 2004). Gli investimenti nel settore ammontano a 15,6 milioni di euro.

Ricavi per 214,5 milioni di euro (19,2% del totale, +19,9% rispetto al 2004), un margine operativo lordo (Ebitda) di 13,3 milioni di euro (9% sul totale, -13,6% sul 2004); questi i risultati del settore energia elettrica nel quale, agli oltre 119.000 clienti, sono stati distribuiti 888 GWh e venduti 1.846 GWh di energia elettrica. Nel settore il Gruppo Enìa ha investito 4,3 milioni di euro.

Con circa 26.000 clienti serviti nel 2005, il settore teleriscaldamento registra ricavi per 66,2 milioni di euro (5,9% del totale, +28,9% rispetto al 2004). Il servizio presenta un Ebitda di 21,4 milioni di euro (14,4% del totale), a fronte dei 16,4 milioni del 2004. Gli investimenti raggiungono i 24,7 milioni di euro.

Altri servizi gestiti dal Gruppo Enìa (telecomunicazioni, cimiteri, servizi informatici ecc.) hanno prodotto ricavi per 31 milioni di euro (2,8% del totale) con investimenti pari a 22,7 milioni di euro, principalmente nelle attività legate alla realizzazione del Piano Telematico Regionale.

La situazione patrimoniale del Gruppo Enìa al 31 dicembre 2005 presenta un patrimonio netto consolidato pari a 406,4 milioni di euro, in diminuzione di 182 milioni di euro rispetto al 1° gennaio 2005, principalmente per effetto del già citato scorporo degli impianti del servizio idrico integrato, di proprietà delle tre aziende confluite in Enìa, ad altrettante società a capitale interamente dei Comuni soci.

Sulla posizione finanziaria netta consolidata, negativa per 560,4 milioni di euro, incide l'esborso di 275 milioni di euro sostenuto da Enìa nel corso del 2005 per l'acquisizione del 15% di Delmi, la società italiana che, insieme alla francese Edf, detiene il controllo di Edison.