Home Cronaca Driiin… “Chi è?”. “Il Coro Vocilassù… “

Driiin… “Chi è?”. “Il Coro Vocilassù… “

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Non se lo aspettava la maestra in pensione Iade Crovi, eppure il coro Vocilassù di Toano ha realizzato il suo piccolo sogno suonando, al gran completo, al campanello di casa domenica scorsa. “Un’emozione fortissima” ha detto la maestra dal fare attento e con due occhi vispi che non ha saputo trattenere le lacrime.

Il fatto: qualche tempo fa aveva scritto un'elegantissima lettera ai coristi di Antonio Pigozzi e Paolo Tavars invitandoli a insegnare a lei, priva di moderne tecnologie che la potessero aiutare, a ritrovare le tre strofe del canto “La leggenda del Piave” (altrimenti nota come “Il Piave mormorava’), il celebre brano adottato a emblema della vittoria italiana nella Prima Guerra Mondiale. “L’ho imparata da piccolina – aveva scritto Iade in una toccante lettera al coro - quando la cantava il mio papà che era stato uno dei ragazzi del 1898/99 e che partecipò alla guerra del 1915/18. Aveva solo diciotto anni il mio papà. Io sono nata dopo un anno dal rientro dalla guerra. Ho comperato le cassette ma non riesco ad afferrare le parole. Se avete le parole me le mandate? In questi tempi ho sentito suonare ‘Il Piave’ ma senza parole. Mi è venuta una profonda nostalgia del mio papà. Aveva solo diciotto anni il mio papà. La cantava tanto bene quella leggenda ‘Il Piave Mormorava’”.

“Era un appello che non potevamo lasciare inevaso – commentano i segretari del coro di Toano, Marcello Bianchi e Valter Ruggi – anche perché queste parole ci giunsero, tra le tante, come augurio per i festeggiamenti del nostro decennale, ma ci colpirono particolarmente”.

Domenica scorsa la sorpresa. Il coro Vocilassù sale a Castelnovo e suona al campanello dell’abitazione di Iade - singolarmente ubicata in via IV novembre – portando appresso lo spartito autografato da tutti i coristi. Pochi convenevoli e, al cospetto della maestra, delle sorelle Giovanna, Antonietta e di Luigi, intonano il canto tanto atteso. Iade ha tra le mani le foto di papà Alcise, che da sarto appena diciottenne venne strappato alla sua Castelnovo perché c’era da ‘costruire l’Italia,. Ma la guerra faceva paura… Ciò nonostante, al ritorno portò nel cuore quel canto simbolo di riscossa dopo le prime sorti avverse.

“Non ho parole per ringraziarvi. Grazie amici anche da parte del nostro papà e della nostra mamma che, oggi, sono qui con voi a cantare la loro canzone preferita “Il Piave mormorava’”.