Home Cronaca Il 60% degli occupati è in attesa dei rinnovi contrattuali

Il 60% degli occupati è in attesa dei rinnovi contrattuali

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Ancora statistiche negative sul fronte dei rinnovi contrattuali. L'Istat segnala che alla fine di febbraio i contratti collettivi nazionali di lavoro rinnovati, relativamente alla sola parte economica, riguardano solo il 40,1% degli occupati.
Addirittura nulla la copertura contrattuale, sempre in termini di rinnovo, per due grandi settori come l'edilizia (dove però la statistica, fermandosi a febbraio, non conta gli accordi su laterizi e cemento e quello sull'edilizia, firmati nei giorni scorsi, e quello per i dipendenti delle cooperative, fimato ieri) e la Pubblica amministrazione (dove anche le intese firmate non sono ancora diventate operative, ndr). Crescono, di conseguenza, le ore di sciopero: 6.300.000 nel 2005.
Il 61,3% dei contratti è in attesa di rinnovo, secondo i dati relativi a contratti collettivi, retribuzioni contrattuali e conflitti di lavoro, diffusi oggi dall'Istituto di Statistica.
Alla fine del mese di febbraio, risultano in vigore 25 accordi, che regolano il trattamento economico e normativo di circa 4 milioni 900 mila lavoratori.
Il resto, cioè il 59,9% dei dipendenti, attende. I tempi di attesa sono, in media, secondo l'Istat, 6,7 mesi, ma si va da realtà che chiudono la trattativa in un mese ad estremi di 2-3 anni.
Tra gli esempi del primo tipo, quello del settore energia e petrolio, firmato ieri e scaduto il 31 dicembre 2005.Tra gli esempi del secondo gruppo, i dipendenti delle università, che hanno appena rinnovato il contratto dopo 30 mesi.
Quelli della sanità privata ancora non hanno ottenuto un accordo, e il contratto è scaduto da oltre 2 anni.
Il contratto dei metalmeccanici, uno dei più numerosi per quanto riguarda la platea di lavoratori interessati, è stato rinnovato 13 mesi dopo la scadenza.