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Turismo di comunità: positiva l’esperienza di Cerreto Alpi

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L’esperienza del "turismo di comunità", promossa e sostenuta dal Gal Antico Frignano e Appennino Reggiano, sta già dando risultati positivi in alcuni borghi del crinale reggiano. Il turismo di comunità è una forma particolare di ospitalità turistica che coinvolge tutta quella parte di popolazione di un borgo che è disponibile a qualificare e arricchire l’accoglienza e l’ospitalità nel proprio territorio, offrendo esperienza, competenza e testimonianza della cultura materiale del luogo, come vecchi mestieri, tradizioni, gastronomia tipica, produzioni locali di qualità, artigianato tradizionale. Il turista viene quindi coinvolto, sia pure temporaneamente, nella vita locale come ne fosse un componente.

I primi dati significativi sono quelli elaborati dalla cooperativa I Briganti di Cerreto, che cordina l’esperienza del turismo di comunità a Cerreto Alpi. Questi dati sono stati recentemente presentati in una tavola rotonda che si è svolta a Cerreto Alpi, organizzata dalla cooperativa stessa in collaborazione con il Consorzio Fare Appennino e Legacoop Reggio Emilia, e a cui hanno partecipato il sindaco di Collagna Ugo Caccialupi, il vicepresidente della Comunità Montana Alberto Ovi, Carlo Possa di Legacoop, Giovanni Teneggi di Confcooperative, Sergio Fiorini, amministratore delegato di Fare Appennino, Luciano Correggi, presidente del Gal Antico Frignano e Appennino reggiano e il senatore Fausto Giovanelli.

"I primi risultati raggiunti nel borgo di Cerreto Alpi – spiega Renato Farina della cooperativa I Briganti di Cerreto – parlano di 3000 presenze nel 2005, suddivise tra gruppi organizzati (20%), famiglie (60%) e turisti singoli (20%). Considerando le caratteristiche del borgo, è stato rilevato da tutti i partecipanti alla tavola rotonda, sono da considerarsi dati di notevole interesse. I primi dati del 2006, che escludono praticamente il periodo estivo, parlano già di 950 presenze, con il 70% di gruppi organizzati, il 10% di famiglie e il 20% di turisti singoli. I più che positivi dati del 2006 testimoniano anche il successo delle attività invernali e primaverili incentrate su escursioni ambientali e su neve, in particolare con le ciaspole." A Cerreto Alpi, i soggetti coinvolti nel turismo di comunità, che fanno riferimento al cosiddetto "micropatto", sono molteplici: la Parrocchia, il Circolo Csi, il Comune di Collagna, Il Club di prodotto "Il Gigante del Parco", l’Urca, la cooperativa La Sorgente, una azienda agricola, diversi appartamenti privati, l’Albergo Gian, i "Giardini dell’Acqua" di Collagna, la società Ducale, oltre chiaramente alla cooperativa I Briganti di Cerreto.

Il progetto di turismo di comunità promosso dal Gal coinvolge anche i borghi di Succiso, Cecciola, Civago e Sologno, oltre al borgo di Gombola nel Modenese. E’ significativa, tra i vari soggetti imprenditoriali coinvolti, la presenza della cooperazione. Tutti gli intervenuti alla tavola rotonda di Cerreto Alpi, a partire dal sindaco di Collagna Caccialupi e dal vicepresidente della Comunità Montana Ovi, hanno valutato molto importante questa particolare forma di turismo, che valorizza l’identità del territorio,come ha sottolineato Luciano Correggi, che mette al centro il ruolo della comunità locale, come ha aggiunto Giovanni Teneggi, con una proposta moderna che è già un caso di successo, come ha detto Sergio Fiorini, e che contribuisce a sviluppare nuova occupazione, come ha aggiunto Carlo Possa. "L’esperienza del turismo di comunità – ha confermato il senatore Giovanelli – si inserisce benissimo nella esigenza di spostare in avanti il modello turistico italiano, che dovrà sempre più ragionare in termini di ‘turismi’. E’ poi una offerta turistica che comporta investimenti limitati, a fronte di risultati già notevoli".