Home Cronaca 17.000 studenti ogni giorno nel traffico in provincia

17.000 studenti ogni giorno nel traffico in provincia

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Nella ricerca effettuata da Comune di Reggio, Provincia e Agenzia per la mobilità-Act quale strumento conoscitivo in vista della predisposizione del Piano strategico della mobilità, particolare attenzione è stata dedicata anche alla mobilità scolastica, che rappresenta una quota significativa del traffico in città e provincia, ancora di più se si considera che da una decina d'anni il numero di studenti reggiani è in costante aumento. Del resto, i tragitti casa-scuola fanno parte degli spostamenti cosiddetti sistematici e pertanto sono stati indagati nel 2001 anche dall'Istat, attraverso i questionari inviati alle famiglie.
La ricerca di Provincia, Comune e Act si è occupata anche in occasione dell'indagine sulla mobilità delle famiglie degli spostamenti scolastici, soprattutto quelli di accompagnamento. Ma una attenzione particolare è stata riservata agli istituti superiori, dove gli studenti sono di fatto "viaggiatori autonomi" ed è dunque possibile trarre informazioni utili sul comportamento di questi giovani che pure, tutti i giorni, si immettono nel traffico di città e provincia. Un vero e proprio 'esercito' di viaggiatori, visto che nell'anno scolastico 2003-2004 gli studenti residenti in provincia erano 16.893, 15.623 dei quali iscritti in istituti superiori reggiani (1.270, dunque, i giovani reggiani che studiano invece fuori provincia).
Le scuole superiori in provincia risultano concentrate in 6 distretti, Reggio Emilia, Castelnovo Monti, Correggio, Guastalla, Montecchio e Scandiano. I distretti di Reggio Emilia e Castelnovo Monti sono gli unici due nei quali la quasi totalità degli studenti proviene dal distretto stesso, mentre negli altri 4 distretti si registra una forma di pendolarismo da altri distretti o addirittura da altre province, visto che per posizione geografica i distretti di Guastalla, Montecchio, Correggio e Scandiano attraggono (o forniscono studenti) dalle province limitrofe. In particolare Correggio attrae circa 100 studenti dalla vicina provincia di Modena, mentre Scandiano ne fornisce alla stessa circa 850.

A scuola si va soprattutto in bus
Negli istituti superiori del distretto di Reggio Emilia - che da soli assorbono circa i due terzi degli studenti di tutta la nostra provincia - nell'estate 2005 è stata dunque realizzata una indagine per avere maggiori informazioni sulla mobilità casa-scuola. Questi i principali dati emersi.
Il 46% degli studenti proviene da Reggio Emilia (e di questi 8 su dieci frequentano un istituto del centro storico), il 33% dai comuni della prima cintura, il 17% dagli altri comuni della provincia e il 4% da altre province. Più nel dettaglio, l'8% degli studenti abita a meno di 1 chilometro dalla propria scuola, il 15% a meno di 3 km., il 30% a meno di 10 km. e il 47% deve percorrere più di 10 chilometri per andare a scuola. Il 64% dei ragazzi impiega meno di mezz'ora per raggiungere il luogo di studio. Il mezzo di trasporto più utilizzato è quello pubblico (78%), solo il 9% va a piedi, in bici o in moto e il 13% degli spostamenti è fatto in auto. Nel 28% dei casi, chi si reca a scuola con mezzi pubblici (bus e-o treno), utilizza però anche la bici, lo scooter, ma soprattutto l'auto per raggiungere la fermata.
Soltanto uno studente su due, pur dovendo percorrere meno di un chilometro per andare a scuola, va a piedi, in bici o in scooter, visto che il 26% usa comunque il tram e ben il 22% l'automobile, facendosi probabilmente accompagnare da un genitore mentre si reca al lavoro, magari deviando leggermente il percorso.

Solo il 21% degli studenti boccia il trasporto pubblico
Visto l'elevato utilizzo del mezzo pubblico, la ricerca si è dunque soffermata in particolare sul gradimento di tale strumento di trasporto, analizzando vari parametri (comodità, orari, tempo di viaggio, puntualità, coincidenze, informazioni sul servizio, prezzo, distanza dalla fermata scolastica e sicurezza del percorso fermata-scuola). L'indagine ha riscontrato un generale gradimento, visto che soltanto il 21% degli intervistati ritiene il servizio pubblico nel suo complesso insoddisfacente. Tra i singoli parametri quello che registra la maggiore insoddisfazione è il prezzo del biglietto, forse perché, data la giovane età, non sono ancora chiaramente percepiti tutti i costi diretti ed indiretti dei mezzi di trasporto privati.
Tra chi non usa il servizio pubblico solo una piccola parte dichiara di non poterne disporre, mentre quasi tutti dichiarano di usare sistemi più comodi (mezzo proprio o accompagnamento).

Il 55% degli studenti dichiara poi di non essere sufficientemente informato sul problema ambientale del traffico. Chiamati ad esprimere una opinione in merito alle misure da attuare per ridurre l'inquinamento da traffico l'azione più importante individuata è stata quella di garantire maggiore sicurezza a pedoni e biciclette (25%) seguita dalle corsie preferenziali per i bus (20%) e dalla limitazione di accesso ai mezzi più inquinanti (18%)