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Castelnovo ne’ Monti premiata come CittàSlow 2006

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Grande festa questa mattina, sabato 16 dicembre, a Torino per l’assemblea annuale delle Cittaslow, le città del buon vivere, che è coincisa con la consegna del premio annuale che l’associazione attribuisce al progetto più interessante in linea con gli ideali Cittaslow, quindi su rispetto e tutela dell’ambiente, valorizzazione delle tipicità locali, lo sviluppo sostenibile.

Un momento di festa a cui Castelnovo ne' Monti ha partecipato in veste di grande protagonista, essendosi aggiudicata il premio, di rilievo nazionale, nella sezione dei paesi membri dell'associazione.

La premiazione è avvenuta nella Sala delle Colonne del Municipio di Torino, alla presenza dei vertici di Cittaslow e Slowfood e del sindaco Sergio Chiamparino, che ha consegnato le targhe ai premiati e ne ha a sua volta ricevuta una, in quanto nella sezione delle città esterne al circuito “slow” è stato scelto proprio il capoluogo piemontese.

Per Castelnovo erano presenti alla premiazione il sindaco Gian Luca Marconi ed il vicesindaco Fabio Bezzi che ha seguito il progetto presentato al concorso, incentrato sulle azioni del capoluogo montano in materia di valorizzazione del paesaggio. Inoltre c’erano l’assessore alla promozione del territorio Paolo Ruffini, l’assessore all’ambiente Nuccia Mola e la responsabile Cittaslow del Comune Monia Malvolti.

Davvero una atmosfera di grande festa ed unità d’intenti tra i paesi partecipanti, e grandi applausi per Castelnovo al momento della premiazione, che è stato introdotto dal presidente Cittaslow e sindaco di Francavilla Mare Roberto Angelucci e dal direttore del circuito Piergiorgio Oliveti, ed è stato preceduto dalla proiezione del filmato dell’abbattimento del pollaio di Calcinara, assurto a momento–simbolo delle azioni di recupero e ripristino del paesaggio.

A ritirare la targa sono stati Marconi e Bezzi, con quest’ultimo che ha ringraziato e descritto il progetto ed il momento dell’abbattimento: “E’ stato per noi un punto simbolico di svolta, avvenuto di fronte a 10.000 persone. Un momento che ha annunciato il profondo cambiamento dell’idea di sviluppo per il nostro territorio, da una impronta che seguiva i modelli industriali delle pianure, ad una nuova incentrata sul paesaggio come valore da spendere nel mercato del turismo e della promozione, insieme ai prodotti tipici ed alle attività a contatto con l’ambiente. Stiamo portando avanti altre azioni in questo senso, ad esempio sul nostro principale monumento naturalistico, la Pietra di Bismantova, in collaborazione con il Parco nazionale per riportarla con una azione di cura e diradamento del bosco all’immagine che aveva fino agli anni ’60”.

Il sindaco Chiamparino ha consegnato la targa intrattenendosi in un colloquio cordiale con la delegazione castelnovese, ed accomunando nel proprio discorso le problematiche affrontate dal progetto dell’Appennino reggiano con quelle che si trova ad affrontare una grande città: “Mi piacerebbe poter immaginare di abbattere ciò che non ci piace anche nella nostra città: ci sono esempi di edifici moderni, degli anni ’60, affiancati a palazzi storici del ‘700 e ‘800, in un abbinamento a dir poco stridente”.

Oltre a Castelnovo e Torino è stata premiata anche la cittadina di Positano, fondatrice del movimento, per i progetti architettonici sul centro che hanno portato alla realizzazione di un parcheggio sotterraneo che preserva le vie e piazze storiche dall’ingresso delle auto.

Un bilancio generale sul momento dell’associazione è stato stilato da Angelucci ed Oliveti insieme a Stefano Cimicchi, presidente della Giuria che ha assegnato il premio, e Roberto Burdese, presidente di Slow Food Italia, e si è trattato di un bilancio lusinghiero con molte città che chiedono di entrare nel circuito, in tutta Europa (ultimo esempio Montpellier).

Si è concluso con un buffet a base di prodotti tipici portati dalle Cittaslow arrivate all’assemblea, tra i quali il Parmigiano Reggiano (offerto dalla Latteria del Casino) l’erbazzone e i tortellini di castagne portati da Castelnovo ne' Monti, che hanno raccolto altri applausi.

Castelnovo ha presentato alla Giuria le azioni realizzate in ambiti diversi che hanno avuto comune ricaduta sul paesaggio.
Azioni che hanno seguito principalmente tre filoni:

1. la qualità dei paesi, dei borghi e degli edifici, con lo studio degli elementi architettonici tipici del territorio, gli interventi di qualificazione su centro storico e frazioni, i nuovi strumenti di indirizzo per tecnici ed imprese edili per aumentare la qualità delle nuove costruzioni.

2. il paesaggio naturale, con iniziative in via di attuazione sul restauro del bosco, e azioni su cui si stanno costruendo collaborazioni con il Parco Nazionale e il Gal, ad esempio per un esbosco controllato sulla Pietra di Bismantova (per la quale l’eccessivo aumento della vegetazione sta causando problemi), o su monte Castello (per il quale si sta progettando un diradamento sulla cima per restituire alla vista i resti della torre matildica).

3. I volumi incongrui, con l’iniziativa che ha riguardato il pollaio di Calcinara, inserita anche come evento clou nella Biennale del Paesaggio della Provincia di Reggio, e che nella zona montana sarà seguita il prossimo anno da altre come la demolizione della vecchia officina di Sparavalle (in comune di Busana) e della “famosa” porcilaia di Canossa.