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Antonio Pigozzi, re dei presepisti

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Il regalo più bello del Natale 2006, per Gazzano, sono i presepi di Antonio che varcano i confini del mondo: in Polonia, in Germania e dal prossimo Natale… in tv.

“Vi sono grato e vi accolgo nel segno di Giovanni Paolo II che al Sacro Presepe era particolarmente sensibile”. Sono le parole di Stanislaw Dziwisz che ha così ha dato il benvenuto, nella città dove fu arcivescovo papa Wojtyla, ai trenta presepisti italiani che hanno allestito una mostra di presepi al Museo Storico di Cracovia, l'antico edificio che si affaccia nella gigantesca piazza medievale più grande d'Europa. Tra le scene della scuola napoletana ed emiliana, spiccano due celebri diorami di Antonio Pigozzi, il presepista reggiano la cui fama ho ormai varcato i confini nazionali.

“Mai come nel 2006 avevamo avuto l’occasione di esportare l’arte presepiale di Gazzano nel mondo – spiega l’artista dei diorami che non ha mai abbandonato il borgo natio -. Le mie opere esposte nella città di papa Giovanni Paolo II sono il regalo più bello alla montagna da cui traggo ispirazione”.

Due le scene di Pigozzi esposte nella città polacca, sei i mesi di lavoro per realizzarle. Sono “l’Annunciazione”, ambienta all’interno di una casa contadina dell’Appennino, e “Gesù e la Samaritana”, con ambientazione orientale.

La mostra, voluta dal direttore del museo, Michael Nietabitowski, e da Giovanni Sciola, direttore dell'Istituto italiano di Cultura di Cracovia, è stata inaugurata da “don Stanislao”, con l’intervento del governatore della Campania, Antonio Bassolino. Tra i plausi quello dell’Ambasciatore italiano a Varsavia, Anna Blefari Melazzi, che ha espresso il desiderio ed il sogno di poter vedere replicare il prossimo anno l'evento nella città di Varsavia.

Un successo senza confini proprio nel… 2006, quello di Antonio. Basti ricordare che già da tempo due sue opere sono ospitate in Austria, al museo di Dorbirn, sul lago di Costanza a pochi chilometri dalla svizzera San Gallo. Proprio questo museo, nei mesi scorsi, ha bussato a Gazzano per avere l’artista Pigozzi in cattedra a spigare come realizzare le magie del presepe in un corso rivolto ad artisti delle alpi austriache e della Germana. Ancora: a marzo del 2007 una Natività Popolare di Pigozzi, ambientata nelle Alpi Apuane, sarà definitivamente collocata nel museo della cittadina austriaca.

Non ultima, giovedì, la gradita e accurata invasione tra le vie del borgo appenninico della troupe di Geo & Geo, il format di Rai Tre. Le telecamere e la regista sono andate alla ricerca dei segreti di Pigozzi e della Via dei Presepi per realizzare un prezioso documentario che sarà trasmesso a Natale del 2007.

* * *

CHI E’ Antonio Pigozzi, artista della magia del Presepio

Antonio Pigozzi è montanaro più che montanaro della val Dolo, dove vive e lavora a Gazzano di Villa Minozzo: qui è nato il 13 settembre 1955. Dei montanari di un tempo conserva la semplicità e l’umiltà, ma pure una sorta di perenne fanciullezza di mente e di cuore che gli consente ancora, dopo oltre vent’anni, di dedicarsi all'arte presepistica e di accostarsi alla magia del Natale con animo nuovo. Nascono così sui magnifici diorami, scene che possono essere osservate solo da un'unica visuale, e dove la prospettiva viene esaltata da particolari effetti di luce. Dal 1985 fa parte dell'Associazione italiana "Amici dei presepi" e le sue opere si trovano nelle maggiori mostre europee. Di recente, nel 2006, diorami sono stati collocati in Austria e Cracovia. Il suo segreto? Forse sta in quel parlare poco, ma ascoltare e osservare molto. Nel suo laboratorio, un vecchio fienile ove si accede con una scala a pioli accanto alla chiesa di San Marco, Antonio ha via via realizzato presepi che rappresentato tutti gli episodi principali della vita di Gesù. I suoi strumenti sono gessi, legni, terrecotte, pennelli e scagliole. Quasi tutte le sue opere sono magistralmente ambientate nei paesaggi, e negli antichi borghi dell'Appennino reggiano: non a torto è reputato uno dei maggiori presepisti livello nazionale e, probabilmente, mondiale. Nei ritagli di tempo è condirettore di un coro, il Vocilassù, con cui canta le magie dell’uomo e del Natale, e dal 2004 presiede la Pro Loco di Gazzano, che, grazie alla rinnovata attività, ha ripensato a un paese a misura di presepio.

Durante le feste la mostra permanente di Gazzano è aperta dalle ore 10 alle 19.

(Studio Arlotti Notizie)

2 COMMENTS

  1. Grazie Antonio
    Bravo Pigozzi, l’anno scorso mi diceva un tuo paesano che quando il presepe ti chiama non ci sono donne che tengono, non ci sono santi in Paradiso, non ci sono per te lavori più importanti dei tuoi diorami.
    Il tuo primo e fondamentale impegno diventa come per incanto l’arte presepiale, lasci immediatamente perdere tutto e corri dalle tue statuine, dalle tue case in pietra addobbate con meravigliose stufe a legna, splendide canne fumarie e gente viva. In una parola: “Vai dove ti porta il cuore”.
    Il mio è un semplice grazie, un ringraziamento non solo a nome mio, ma anche dei tanti montanari che rappresento: ne sono certo, me lo sento dentro. Ti siamo tutti molto vicini. Grazie anche per essere fiero e orgoglioso delle tue origini montanare, dai forza e coraggio anche a noi. Grazie Antonio.

    (Fabio Filippi)